Dom Franzoni si schiera con la "donna oppressa"

Dom Franzoni si schiera con la "donna oppressa" A Genova le "comunità dissidenti" Dom Franzoni si schiera con la "donna oppressa" Dinanzi a 700 persone l'ex abate benedettino ha precisato l'impegno dei gruppi ecclesiastici (Dal nostro corrispondente) Genova, 25 gennaio. Dom Giovanni Franzoni, l'ex abate di San Paolo, benedettino con dignità episcopale, sospeso «a divinis» per le sue opinioni in fatto di fede, ha aperto i lavori del «Convegno delle comunità e gruppi ecclesiali» della Liguria e di altre parti d'Italia, con una relazione, centrata in buona parte sul problema dell'aborto. L'ex abate benedettino ha fatto una precisazione di tipo teologico: «Non metto in dubbio il dogma della immacolata concezione di Maria — ha aggiunto — che è oggetto di fede, ma io credo che sia necessario mettere in evidenza certe deviazioni e certe interpretazioni errate, proprio in questo delicato momento di battaglia politica e civile per ottenere la liberazione della donna. La condizione femminile è pesante vergine sino al momento delle nozze, poi madre, ma probabilmente mai donna veramente realizzata. Questo non è nel vero messaggio di Cristo: la parola divina è stata distorta volutamente nel corso dei secoli». Dom Franzoni, che ha parlato al teatro dell'Amga dinanzi a una platea di settecento persone (un altro centinaio non ha potuto entrare per i limiti di capienza del teatro) provenienti da tutta la Liguria e da diverse parti del Paese ha ripreso ancora il concetto di oppressione e di sfruttamento. «Le comunità ecclesiali che si stanno ovunque formando — ha detto — sono un esempio di questa nuova lotta che ci vede impegnati a solidarizzare con i poveri e ad essere partecipi delle loro vicende. La Chiesa, dopo il concilio, deve chiedersi quale deve essere il suo ruolo nel mondo contemporaneo e deve offrire ai suoi sacerdoti di svolgere un nuovo ruolo. quello di portavoce di Cristo nella comunità». Altri esponenti hanno precisato l'impegno delle «comunità ecclesiastiche» nell'attuale competizione «elettorale» nelle scuole per l'attuazione dei «decreti delegati». I «cristiani per il socialismo» si impegnano e si impegneranno nelle liste di sinistra unitarie per «?7.on perdere il contatto zon i problemi delle masse e dei partiti che rappresentano gli interessi delle masse stesse». Rifiuteranno le cosiddette «miste del parroco» considerate «moderate e conservatrici». p. 1. Genova. Dom Franzoni

Persone citate: Dom Franzoni, Franzoni, Giovanni Franzoni

Luoghi citati: Genova, Italia, Liguria, San Paolo