Ancora contrasti in Portogallo per elezioni e legge sindacale

Ancora contrasti in Portogallo per elezioni e legge sindacale Ancora contrasti in Portogallo per elezioni e legge sindacale Lisbona, 25 gennaio. Il partito comunista portoghese ha annunciato oggi una manifestazione di massa a Lisbona per il 31 gennaio prossimo, lo stesso giorno in cui i socialisti avevano già annunciato una loro manifestazione a favore della «libertà pubblica e della democrazia». I tracciati dei due cortei sono destinati a incrociarsi. Questa contro-iniziativa dei comunisti viene considerata da alcuni come un tentativo di indurre le autorità militari a proibire entrambi i cortei, per ragioni di ordine pubblico. Si aggrava intanto la crisi provocata dall'approvazione della legge che prevede per il Portogallo un unico movimento sindacale, alla vigilia della riunione del comitato centrale socialista. La riunione della commissione direttiva del ps dovrà decidere sulla permanenza o meno dei ministri e segretari di Stato socialisti nel governo di coalizione. Sembra d'altra parte che, qualora uscissero dal gabinetto i ministri socialisti, anche l'unico ministro del partito popolare democratico (il ministro senza portafoglio Magalha es Mota) difficilmente vi rimarrebbe. Il ministro degli Esteri e leader socialista portoghese, Soares, ha detto che il suo partito è spiacente di non esser riuscito a impedire la controversa formazione di un unico movimento sindacale in Portogallo, ma ha aggiunto che, a suo avviso, i socialisti devono restare nel governo provvisorio di coalizione: «Una scissione di governo in questo momento — ha detto Soares — avrebbe tragiche conseguenze per il nostro Paese». Egli ha anche detto che il suo partito, «qualunque cosa accada », continuerà a chiedere libere elezioni. Il ricorso alle urne, sul quale i comunisti hanno espresso ampie riserve, è in programma per marzo e aprile. Nel frattempo sono scesi nell'arena politica altri partiti: il Partido Trabalhista (che si autodefinisce di «centro» ovvero «democratico socialista non marxista ») e il partito della democrazia cristiana (pdc). Mentre il primo è piuttosto insignificante, il secondo può diventare un rivale pericoloso per gli altri partiti in lizza per le elezioni di aprile. E' infatti segretario generale del pdc il maggiore del Genio Sanches Osorio, che fu un fedele esecutore di ordini del generale Spinola. E' presumibile quindi che il pdc goda delle simpatie di Spinola e di altri militari dell'ala moderata del Movimento delle forze armate. Inoltre il pdc potrà quasi certamente contare sull'appoggio dei vescovi portoghesi, anch'essi scesi recentemente nell'arena politica. A Oporto, poi, si è aperto oggi il congresso del Centro democratico sociale (cds) davanti a un'assemblea numericamente ridotta rispetto alle previsioni. Alla seduta inaugurale hanno assistito una quarantina di ospiti, in rappresentanza di vari partiti centristi di altri Paesi europei, e circa trecento delegati: erano previsti mille delegati nazionali. Funzionari del partito democratico di centro (cds) hanno affermato che con ogni probabilità molti attivisti erano stati spaventati dalla «propaganda ostile». Volantini e manifesti murali, diffusi copiosamente, invitavano infatti «il popolo a bloccare il Congresso», definendo «fascisti» gli aderenti al cds. Il segretario generale è Freitas do Amarai, membro del Consiglio di Stato; tra i dirigenti, Xavier Piutado, che figurava nel penultimo gabinetto di Caetano, e altre personalità del passato regime. (Ansa-Ap)

Persone citate: Osorio, Sanches, Soares, Spinola, Xavier Piutado

Luoghi citati: Lisbona, Oporto, Portogallo