Il tragico incendio della Marus venne causato dagli arredatori
Il tragico incendio della Marus venne causato dagli arredatori La relazione del perito è stata presentata al giudice Il tragico incendio della Marus venne causato dagli arredatori In via Roma - Due persone morirono tra le fiamme, una commessa si gettò dalla finestra con gravissime ustioni - Ora è confermata la spiegazione avanzata fin dal primo momento A quattro anni di distanza c'è Analmente una risposta all'interrogativo degli inquirenti sulle origini dell'incendio al magazzini « Marus » di via Roma, conclusosi tragicamente: morirono il direttore e un sarto, una commessa rimase gravemente ustionata. Il perito d'ufficio incaricato dal magistrato ha individuato le cause dell'incendio nella disattenzione con la quale operò la squadra di operai che quel giorno stava eseguendo alcuni lavori nel magazzini. A tutt'oggi non risulta che il magistrato, 11 sostituto procuratore della Repubblica dottor Silvestro, abbia inviato alcuna comunicazione giudiziaria. Ma l'inchiesta, bloccata dall'esito della perizia, riprende ora 11 suo corso. Si profila per gli operai che quel giorno erano al lavoro l'ipotesi di un concorso in Incendio colposo. Per l'ingegnere Luigi Tamagnone, 11 perito d'ufficio, furono le scintille della saldatrice a dar fuoco alla moquette spalmata di collante. Ecco come il perito ha ricostruito quel tragico pomeriggio del 18 agosto del 1971. Sono le 16 e 15. Nel negozio di via Roma ci sono le commesse il direttore ed un sarto. Una squadra di operai sta rinnovando l'arredamento dei locali. Al piano terreno il pavimento deve essere rivestito di moquette. Il collante, che viene spalmato sulla moquette prima di farla aderire al pavimento, sprigiona vapori tossici e infiammabili. Gli operai si allontanano aspettando che l'odore dlmlniuisca d'intensità. Nel frattempo un'altra squadra deve eseguire lavori di saldatura. Un idraulico, Giovanni Verzetti, collega il cavo di massa ad un radiatore e comincia a saldare. Le scintille ricadono sul telo spalmato di collante, In un attimo le fiamme si propagano dal telo alle scale. Il personale dei magazzini Marus è nel seminterrato o al primo piano. Qualcuno si precipita a spalancare le finestre e commette un grosso errore, dando nuova esca alle fiamme. Per chi è al I primo plano non c'è scampo. La commessa Gabriella Torta resta imprigionata sul terrazzino. Il fuoco le si attacca alle vesti, finché impazzita dal dolore si butta nel vuoto. Il telone del pompieri la trattiene. I medici del Centro grandi ustionati faranno 11 resto, salvandole la vita. Ma per il direttore, rimasto imprigionato in un magazzino, e per il sarto, | chiuso in un gabinetto, non ci sono speranze. I vigili troveranno i loro corpi senza vita quando avranno ormai avuto ragione delle fiamme. Tutti gli alloggi dello stabile sono affumicati. Qualcuno parla di parecchie centinaia di milioni di danni. Dopo le conclusioni del perito d'ufficio spetta ora al magistrato vagliare le singole responsabilità. L'inchiesta giudiziaria co mlncia praticamente adesso.
Persone citate: Gabriella Torta, Giovanni Verzetti, Luigi Tamagnone
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