Si inasprisce la protesta nei confronti dei dirigenti e del trainer Fabbri di Bruno Bernardi

Si inasprisce la protesta nei confronti dei dirigenti e del trainer Fabbri Si inasprisce la protesta nei confronti dei dirigenti e del trainer Fabbri Rottura fra il Torino ed i suoi tifosi I rappresentanti dei sostenitori annunciano inoltre per domenica una contestazione silenziosa - Saranno aboliti i servizi di sorveglianza sulle gradinate dello stadio e l'organizzazione delle trasferte - Orfeo Pianelli non commenta i comunicati dei tifosi e aggiunge: "Ho sempre agito per il bene della società" - Il trainer: "Un motivo per impegnarmi di più" - Cosa dicono Ferrini e Agroppi I tifosi sono scesi sul sentiero di guerra contro il Torino. I rappresentanti di cinque clubs, riunitisi martedì scorso, hanno decretato la rottura dei rapporti con la società: è un tatto che non ha precedenti. Ieri hanno diramato un comunicato-stampa congiunto in cui spiegano i motivi della contestazione. Dopo aver premesso che i tifosi del Torino « condannano, come sempre, gli atti di teppismo e ne rifiutano la paternità », muovono precise accuse alla società « responsabile di assenteismo nei confronti della squadra e di una conduzione artigianale a livello dirigenziale, carente nella conduzione tecnica, come dimostrano alcune decisioni prese in questo ultimo periodo e colpevole inoltre di non tenere nella giusta considerazione i tifosi che hanno sempre dimostrato, nella buona e nella cattiva sorte, l'attaccamento ai colori sociali ». II comunicato aggiunge che i seguenti clubs, riuniti in seduta straordinaria (Torino Club, Stella Granata, Grande Torino, Fedelissimi Granata e Maratona Club) stabiliscono, a partire da domenica prossima, In occasione dell'incontro TorinoCagliari, quanto segue: 1) Contestazione silenziosa (civile, malgrado l'opinione di qualche dirigente sempre pronto a sentenziare nei confronti dei tifosi). 2) Abolizione del servizio di sorveglianza sugli spalti. 3) Rottura dei rapporti con la società. 4) Abolizione dell'organizzazione nelle trasferte. Tra i clubs firmatari c'è il «Maratona Club» che allinea gli -ultras». cioè quei tifosi che domenica scorsa, a San Siro, sono stati responsabili di inqualificabili atti di teppismo. E' di ieri la notizia che per colpa loro la società è stata diffidata e dovrà pagare un'ammenda di due milioni di lire. Cosi c'è pure II rischio, se ci saranno nuove intemperanze, che il campo del Torino venga squalificato. Anche gli «ultras» hanno emesso un loro comunicato in cui riconoscono una parte di responsabilità per i fatti di San Siro, ma fanno ricadere la colpa sulla società. • Non siamo più disposti a tollerare l'atteggiamento dei dirigenti del Torino — essi affermano — che anziché difendere la nostra squadra dalle provocazioni arbitrali che vengono perpetrate a! suoi danni con puntualità sconcertante, la trascurano vergognosamente, capaci solo di scagliarsi contro quei tifosi che loro chiamano teppisti e delinquenti ». Essi proseguono cercando di motivare con la loro passionalità gli episodi tutt'altro che edificanti di S. Siro e concludono con altre accuse e poco gradevoli apprezzamenti nei confronti dei dirigenti. E' tempo di comunicati. Pare che gli « aflclonados » che seguono quotidianamente gli allenamenti al « Filadelfia » intendano emetterne uno oggi per chiarire il loro punto di vista. Ieri, come dall'inizio della settimana, non ci sono stati incidenti: nessuno ha disturbato Fabbri ed i giocatori. Oltre tremila persone hanno seguito la partitella in silenzio. In un paio di occasioni ci sono state vivaci discussioni tra gruppetti, ma gli altri spettatori li hanno subito zittiti. Ma la « contestazione silenziosa » già instaurata ieri è un po' come la quiete prima della tempesta: Il « temporale » potrebbe essere soffocato sul nascere solo da un risultato positivo contro il Cagliari, altrimenti potrebbe degenerare. E' difficile prevedere cosa accadrà domenica. Pertanto si è già appreso che il servizio d'ordine al « Comunale » verrà opportunamente rinforzato. Vediamo ora perché si è giunti a questo stato di cose e qual è l'atteggiamento della società. LA CONTESTAZIONE — Il Torino perde punti In classifica e molti ne addebitano la colpa a Fabbri e rimpiangono Giagnonl. L'ex trainer granata era ben visto dai tifosi non solo per II secondo posto di tre stagioni fa ma anche perché dedicava molte serate nei clubs sportivi. Fabbri è accusato di trascurare questo tipo di pubbliche relazioni. Fabbri è anche accusato di difendere la « vecchia guardia » e di sbagliare nell'lmpostare squadra e preparazione. E' un tifo che non accetta nemmeno i successi poco convincenti: Il Torino dovrebbe dare spettacolo e stravincere. Contestando la squadra, anche quando era seconda In classifica a due punti dalla Juventus, si rende difficoltoso il lavoro dell'allenatore e s'impedisce agli atleti di rendere al massimo perché giocano con la paura di sbagliare e più facilmente sbagliano. Il Torino ha i mezzi per disputare un campionato d'avanguardia. La società aveva operato bene sul mercato estivo: l'unica lacuna era la mancanza di un regista, perché invano Pianelli aveva tentato di assicurarsi il fiorentino Merlo. Sulle capacità tecniche di Fabbri nessuno dubitava. Il trainer emiliano aveva rilevato Giagnoni durante lo scorso campionato: si trattava di un ritorno di fiamma. Ma c'era già chi parlava di « minestra riscaldata » e disapprovava l'assunzione del tecnico ricordando il modo con cui aveva lasciato il Torino quattro anni prima. Poi c'orane stati i risultati e le remoie su Fabbri sembravano cadute. Ti agosto tutti erano convinti che il Torino poteva inserirsi nella 'otta per il titolo: c'era gran^ entusiasmo. L'eliminazione da! primo turno di Coppa Uefa aveva raffreddato gli animi, ma Fabcn aveva l'attenuante di alcune importanti assenze. Poi cominciarono le contestazioni, come ad Ascoli quando alcuni tifosi, dopo il pareggio con la mairicola, pretesero che II tecnico eliminasse Ferrini e Agroppi, cioè 'a « vecchia guardia ». CI fu un seguito, in casa contro la Ternana. Il gol di Garritano, acquistato dal Torino e lasciato in prestito alla Ternana, fruttò il pareggio agli ospiti e diede il vìa ad una seconda protesta. Non ci fu più pace per II Torino. Anche contro il Varese, con il Torino in vantaggio per 3-1, la folla non era soddisfatta del gioco: Agroppi, capro espiatorio, venne, fischiato e Fabbri fu costretto a sostituirlo nel finale. Il Torino era terzo in classifica, a due punti dalla capolista. Le « promesse d'agosto » erano ancora valide. A far precipitare la situazione sono arrivate le due sconfitte consecutive, con il Napoli all'Olimpico e con l'Inter a San Siro. La posizione attuale del Torino è tutt'altro che drammatica e basterebbe poco per renderla brillante, ma i tifosi più accesi non s'accontentano. REAZIONE DELLA SOCIETÀ' — Ieri, al - Filadelfia » c'era II dottor Bonetto. Il « general manager » non ha voluto fare commenti. La stessa linea di condotta è stata assunta dal presidente Pianelli. » La contestazione è un argomento che non prendo In considerazione — dice il massimo dirigente granata —. Sono sereno. Ho sempre agito per il bene della società ». Fabbri, dal canto suo, sa di godere della fiducia di Pianelli e spera che i risultati contribuiscano a placare i tifosi. ' Questa contestazione — rile va Fabbri — è un motivo di più per impegnarmi al massimo. Mi addormento un po' quando le cose vanno bene, ma quando la situazione lo richiede sono ben sveglio. D'altra parte non posso dar retta ai filosi e vado per la mia strada: mi preoccupo di mantenere unita la squadra e sto a quello che mi dice il mio presidente con il quale sono quotidianamente a rapporto. Dobbiamo superare questo momento facendo blocco, sperando nell'aiuto esterno. Se domenica il pubblico c'Incoraggerà ne sarò felice, altrimenti faremo per conto nostro. Qualche gol ed un risultato positivo sbloccheremo la situazione. Tutti noi dovremmo seguire l'esempio di Agroppi che si sta comportando da uomo, consapevole della responsabilità del momento. Non è stato accantonato: è un giocatore ancora valido, da sfruttare, lo ragiono, non prendo certe decisioni a casaccio. Devo sempre cercare il male minore: i giocatori che non ci sono non posso inventarli ». LA « VECCHIA GUARDIA » — Contro il Cagliari Agroppi e Ferrini quasi certamente saranno esclusi (Fabbri deciderà a fine settimana). Sono I giocatori più contestati pur essendo stati, per anni, gli « alfieri » del Torino. « Per spiegare la situazione in cui si trova il Torino ci vorrebbe uno psicologo — dice Agroppi. — // Napoli perde 6-2 con la Juventus e continuano a seguirlo in novantamila. I tifosi del Milan, che ha speso molto per rinnovare la squadra e dell'Inter che ha seguito la politica del giovani, non perseguitano le loro società come accade a noi. Il Torino ha un tecnico di valore, un parco giocatori altrettanto valido ma per vincere lo scudetto ci vuole il concorso di altri fattori, come l'appoggio dei tifosi ». Capitan Ferrini ritiene di aver individuato l'origine della contestazione in un gruppetto di tifosi « che vorrebbero imporre la formazione all'allenatore ». E aggiunge: « Sono gli stessi che ad Ascoli pretesero l'esclusione mia e di Agroppi e che, recentemente, contro il Varese fischiarono Aldo costringendo Fabbri a sostituirlo. Sono gli stessi che ci rinfacciavano di aver determinato l'esonero di Giagnoni quando si sa che il nostro ex trainer aveva firmato parecchi mesi prima il contratto con il Milan ». Bruno Bernardi Il presidente Pianelli

Luoghi citati: Filadelfia, Napoli, Torino