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Contingenza: i negoziati riprendono oggi a Roma Dopo l'intesa sul salario garantito Contingenza: i negoziati riprendono oggi a Roma Roma, 23 gennaio. (g.f.) Il negoziato sulla rivalutazione del punto di contingenza, avviato concretamente martedì sera dopo l'accordo per il salario garantito, riprenderà domani nella sede de'la Confindustria. I sindacati insistono per l'unificazione del punto di contingenza al valore massimo di 948 lire con una fase intermedia in cui si dovrebbe realizzare l'aumento a 710 lire a punto per tutte le categorie che attualmente sono a livelli inferiori. L'organizzazione degli industriali privati ha avanzato una controproposta articolata sull'aumento a 600 lire dei valori inferiori e sulla maggiorazione degli assegni familiari, ma è disposta a ricercare altre soluzioni, purché si eviti di attribuire alle aziende oneri insostenibili anche in considerazione del peso economico di altre rivendicazioni contenute nella «piattaforma» sindacale. L'intesa sul salario garantito è stata illustrata al ministro del Lavoro, Toros, da due delegazioni degli imprenditori privati e dei lavoratori, guidate rispettivamente dal presidente della Confindustria Agnelli e dai segretari generali della Federazione Cgil, Cisl, Uil. I punti essenziali riguardano: l'unificazione delle varie gestioni della cassa integrazione guadagni, la distinzione delle cause (forza maggiore, come calamità naturali eccetera, contrazioni temporanee dovute a situazioni di mercato, ristrutturazioni e riconversioni produttive in seguito a crisi), la durata dell'integrazione (da tre a sei mesi a seconda dei casi, con rinnovi di tre mesi in tre mesi ma dopo esame congiunto della situazione fra azienda e sindacati) da 0 a 40 ore settimanali, la misura dell'integrazione (80 per cento del salario lordo anticipato dall'azienda: per ì'8 per cento e per il 4 per cento l'onere sarà rispettivamente a carico delle grandi, medie e delle piccole aziende che abbiano chiesto il ricorso alla Cassa), la contrattazione preventiva, la determinazione annuale dell'entità del contributo delle aziende per il finanziamento della Cassa. Dall'accordo sono esclusi gli edili ai quali è riservata una gestione speciale.