Il "premier,, cinese al Congresso nazionale del popolo

Il "premier,, cinese al Congresso nazionale del popolo Il "premier,, cinese al Congresso nazionale del popolo Ciu En-lai: la rivalità Usa-Urss porterà a un conflitto mondiale y,Il primo ministro Ciu En- lai in un discorso al popolo cinese prevede che la rivalità sovieto - americana porterà un giorno a un conflitto armato mondiale. Nel discorso, pronunciato il 13 gennaio al quarto Congresso nazionale del popolo e trasmesso oggi da Radio Pechino, Ciu afferma inoltre che le relazioni cino-americane sono in un certo senso migliorate, mentre il contrasto con l'Unione Sovietica si è aggravato. Ciu ha detto: «Le due superpotenze, Stati Uniti e Unione Sovietica, sono i più grandi oppressori e sfruttatori internazionali e saranno l'origine di un nuovo conflitto mondiale». Ciu ha invitato tutti i popoli del mondo a prepararsi a tale evenienza, ma ha aggiunto che sia che la guerra porti alla rivoluzione, o la rivoluzione impedisca la guerra, in entrambi i casi la situazione internazionale si svilupperà in una direzione favorevole ai popoli «e il futuro del mondo sarà luminoso». Ciu En-lai, che è tuttora sofferente per una recente malattia e che la settimana scorsa è stato riconfermato nella carica dal Congresso, ha così proseguito: «I cinesi dovrebbero allearsi con tutte le forze del mondo per combattere il colonialismo, l'imperialismo e soprattutto l'egemo- nia di tutte le superpotenze». Quanto al miglioramento delle relazioni con gli Stati Uniti, Ciu ha affermato che esse continueranno a progredire fino a quando ci si atterrà al comunicato cino-americano dì Sciangai. Quel comunicato fu il risultato della visita dell'ex presidente degli Stati Uniti Richard Nixon in Cina del 1972. Esso fissò le linee per la normalizzazione delle relazioni fra gli Stati Uniti e la Cina e spianò la strada all'apertura di uffici di collegamento nelle rispettive capitali. Il presidente Ford conta di visitare la Cina l'anno prossimo per continuare appunto questo processo di normalizzazione. Ben diverso il discorso di Ciu En-lai nei riguardi dell'Unione Sovietica. I dirigenti di Mosca sono stati accusati di avere intrapreso «una serie di passi per peggiorare le relazioni fra i due Paesi, di avere condotto attività sovversive contro la Repubblica Popolare Cinese e di avere persino provocato conflitti armati alla frontiera». Dopo avere sostenuto che i dirigenti sovietici hanno perfino negato l'esistenza delle zone contese al confine cinosovietico, Ciu ha invitato i dirigenti russi a negoziare onestamente per risolvere il problema e ha esclamato: «La cricca sovietica al potere ha tradito il marxismo-leninismo e la nostra dialettica sulle questioni di principio andrà avanti per lungo tempo. Tuttavia noi abbiamo sempre sostenuto che questa dialettica non deve ostacolare il mantenimento di normali relazioni di Stato fra la Cina e l'Unione Sovietica». Ciu En-lai ha ribadito la decisione del governo di Pechino di «liberare Taiwan». L'agenzia Nuova Cina ha reso noto che un'altra illustre vittima della rivoluzione culturale, l'ex primo segretario del Comitato centrale della provincia del Chekiang e responsabile del partito per i reparti armati di Nanchino, Chiang Hua, che la moglie di Mao Tze-tung nel 1968 aveva accusato di tendenze capitalistiche, è stalo riabilitato e no- minato presidente della Corte Suprema. (Ap)

Persone citate: Chiang Hua, Ciu En-lai, Mao, Richard Nixon