Si conclude stamane la prima fase del "Montecarlo,, di Michele Fenu
Si conclude stamane la prima fase del "Montecarlo,, Si conclude stamane la prima fase del "Montecarlo,, Gomme chiodi radio per vincere Il Rallye è impostato come una vera e propria operazione militare - L'apporto Pirelli (Dal nostro inviato speciale) Montecarlo, 18 gennaio. Il lungo preambolo — noioso di sicuro, ma certo non affaticante come si temeva — sta per concludersi: domani mattina quelli del Rallye approdano finalmente a Montecarlo. Stanotte si danno battaglia nei 500 km che uniscono Gap al Principato, insaporiti da quattro prove speciali di velocità che offriranno una prima valutazione delle forze in campo e porteranno, probabilmente, ad una prima autentica selezione. « Queste quattro prove — dicono Sandro Munari e Mario Mannuccl, che sperano di ripetere con la Stratos il successo ottenuto nel 1972 con la gloriosa Fulvia — e le prime sei del percorso comune Monaco-Vals les Bains-Monaco — sarano decisive. Dopo, tutti cercheranno di mantenere le posizioni acquisite ». Munarl e il suo copilota, insieme con tutti i probabili protagonisti di questa 43' edizione del « Montecarlo » (e cioè Andruet e Pinto con le altre Lancia Stratos; Mikkola, Darniche, Alén e Bacchelli con gli spider Fiat Abarth 124 Rally; Therier e Warmbold con le Alpine Renault A 310, Nicolas e Ragnotti con le «vecchie» A 110, Piot con la Renault R 17; Karlsson, Rohrl e Kullang con le Oper Ascona 1900), sono giunti stamane a Gap, in Francia. Le vetture partite mercoledì da Atene, Varsavia, Stoccolma e dallo stesso Principato si sono cosi congiunte a quelle provenienti da Agadir. E' stata una giornata di riposo, perché la Gap-Monaco è cominciata soltanto alle 23,30. Lunghe ore dedicate al sonno nelle came¬ re prenotate con perfetta organizzazione dalle varie squadre e una attenta riunione per valutare le caratteristiche delle strade e scegliere i pneumatici più opportuni. C'è anche chi ha sacrificato un po' di riposo per rivedersi la prima prova speciale della serata, che parte proprio da Gap: è stato il caso di tutti i piloti dell'Abarth Fiat Rally. Quasi come in Formula 1, nel rallies in questi ultimi anni il problema di una esatta scelta delle gomme ha assunto una sempre maggiore importanza. Ormai vi sono pneumatici e chiodi per ogni tipo di fondo. Piloti, responsabili dei teams e specialisti del settore discutono e ridiscutono l'argomento. Al riguardo diventa basilare assumere informazioni aggiornatissime sulla situazione del terreno di gara (neve, ghiaccio, asciutto, verglas, e in che proporzione?), tanto che ogni squadra fa precedere le proprie vetture da macchine di « ricognitori » collegati via radio con le basi « operative »: sembra un'operazione militare. Alla Lancia il compito è affidato agli stessi responsabili sportivi, Cesare Fiorio e Daniele Audetto, e a copiloti come Maiga, Garzoglio, Mannini; all'Abarth Fiat Rally ci sono uomini come Henry Pescarolo (sì, proprio il barbuto corridore francese di F. 1, Sport e, naturalmente, rallies), Paganelli, Verini, Trombotto. Per fortuna delle nostre squadre, nel campo dei rallies la Pirelli è un po' come la Goodyear in quello di Formula 1. La società milanese ha seguito con impegno questo settore dello sport automobilistico tanto vicino alla produzione di serie e I suoi specialisti, guidati dall'onnipresente Giovanni Gariboldi, sono veramente tali. La Pirelli, che qui equipaggia Lancia, Fiat ed Opel, ha portato al Rallye di Montecarlo qualcosa come duemila gomme (il 60 per cento chiodate), di cinque differenti tipi, compreso un « racing » radiale con 300 aculei di 14 mm: quasi una contraddizione In termini. I chiodi, però, non servono soltanto ad aiutare I protagonisti del « Monte » a camminare in modo fantastico, da acrobati del circo, su neve e ghiaccio. Jacques Cheinisse, responsabile dell'Alpine, si è lamentato a Gap per la possibilità che concorrenti spregiudicati (e ve ne sono, ve ne sono anche nelle migliori famiglie) Infilassero qualche scorciatola nella prima prova speciale. Tranquillissimi, quelli deM'A.C. Monaco gli hanno risposto che non si preoccupasse, perché avevano già provveduto. « Le abbiamo ricoperte di chiodi », hanno serenamente spiegato a M. Cheinisse. GII uomini della Lancia campione del mondo e dell'Abarth Fiat vicecampione erano arrivati a Gap da Pinerolo — dove erano stati trionfalmente accolti da migliala di tifosi che avevano passato la notte in bianco per attenderli — senza particolari problemi. Il viaggio per l'Italia non aveva riservato amare sorprese a nessuno, piloti e copiloti si erano alternati alla guida delle Stratos e degli spider 124 con frequenti soste in alberghi e ristoranti rese possibili dai notevoli anticipi. Ecco qualche battuta registrata prima del via del tratto Gap-Mo naco. Munarl: • Neve o non neve dovremmo andare fortissimo. Ho guidato la Stratos su asfalto, sterrati e terreni innevati: si comporta sempre in modo meraviglioso ». Pinto: « Vorrei l'asciutto, perché non ho ancora portato la Stratos sulla neve ». Andruet: « Comincio a rilassarmi solo ora: le polemiche con "Biche" mi avevano innervosito. Preferisco rischiare con Jouanny ». Mikkola ed Alén: « Per ora tutto benissimo. E se troveremo un po' di neve, ci faremo vedere : Ottimismo, dunque, nei nostri teams. Tocchiamo ferro e aspettiamo che il « vero » Rallye cominci. Michele Fenu
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