Ha vinto Klammer e Gustavo è secondo a l/100 di Giorgio Viglino
Ha vinto Klammer e Gustavo è secondo a l/100 Il campione va contro ogni logica Per chi è abituato a vedere una gara di sci dal vivo, rimanere lì incollato davanti al televisore dà una strana sensazione di Impotenza. Non è che sulla pista tu riesca a Influire In qualche modo, ma almeno c'è la partecipazione diretta, l'emozione che si esprime in un urlo. Qui no, tutto è meccanico e quasi non c'è stupore nel vedere I numerini che scandiscono la discesa dello sciatore arrestarsi su ragguagli simili per Klammer, santone delle discese, e per Gustavo Thoeni, slalomista votato per necessità a questa specialità tanto differente. Rimane l'angoscia — Arriverà in fondo? — subito placata dalla sicurezza, dall'apparente mancanza di rischi che deriva dalla sciata del campione. Poi il risultato finale, quel maledetto centesimo di secondo che non permette di gustare In pieno un successo che tale comunque rimane. La bellezza della prestazione di Gustavo Thoeni consiste nell'aver sconvolto ogni logica, nell'aver ribaltato I fondamenti di tutto lo sci moderno, nel rendere Improvvisamente vani gli sforzi di chi ha cercato di costruire I campioni. Non si è mal allenato nella specialità, ha avuto Impegni recenti che lo hanno sottoposto a uno stress psichico quasi assoluto, eppure arriva sulla pista più difficile del mondo, scia come un angelo, svolazzando al di là di ogni difficoltà, per perdere soltanto a causa dell'aureola che presentava resistenza aerodinamica. Lui lo aveva detto del resto a Garmisch, a metà tra scherzo e proponimento, e mi è bastato co noscerlo per prendere sul serio l'autopronostico. Gustavo è un tipo fatto così, e se decide di far qualcosa ci prova con un impegno che quasi sempre ne determina il successo. Lui sapeva che per battere il Gros Imbattibile di questi slalom e giganti di Coppa era necessaria un'Impresa straordinaria Pierino, forse è bene ricordarlo, ha ottenuto quattro vittorie e un secondo posto e potrà concludere il primo periodo di Coppa dopo II recupero dì martedì, quasi con II massimo teorico. C'era questa discesa che poteva dare punti e soprattutto poteva Infliggere lo choc del knock down Imprevisto, del colpo d'incontro, al rivale. Ha puntato, non ha rischiato, ed ha vinto contro tutti, tranne che contro Klammer favorito da una sorte veramente troppo benigna. Ora più che mal II gioco di Coppa è un confronto testa a testa tra I due fuoriclasse Italiani, ma nel gioco sportivo che malgrado I milioni a palate riesce sempre ad aver la meglio, la gara di oggi non può non aver lasciato il segno. Gros che per calcolo tattico alle discese ha rinunciato, non può non sentire la mancanza di un'affermazione totale, alla quale magari non giungerà quest'anno, ma che deve rientrare nei suol obbiettivi pur con II margine di quattro anni di età che lo divide da Gustavo, per pareggiare In carriera II rivale e magari batterlo. Qualche giorno fa ad Adelboden si parlava come al solito di sci. C'era Gaetano Coppi a sostenere il dibattito, forte dell'esperienza di campione ed ora di manager. Ai discorsi sulla specializzazione lui ribatteva: • Ogni dieci anni nasce un campione che può vincere tutto •. Saller, Kllly, ora Thoeni, ma domani, un domani vicino c'è da scommetterlo, anche Piero Gros. Dimenticavo. Un grazie alla televisione svizzera, collettivo anche da parte del lettori che hanno telefonato Ieri sera Inviperiti contro la Rai, per la trasmissione in diretta. Le scelte becere dei programmatori Italiani riducono lo sci In un angolino ed è l'unico sport dove gli Italiani sappiano essere protagonisti. Giorgio Viglino
Persone citate: Gaetano Coppi, Gros, Gustavo Thoeni, Klammer, Piero Gros, Saller, Thoeni
Luoghi citati: Adelboden
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