Il "Cises" serviva a finanziare l'attività nera degli ex di Salò?

Il "Cises" serviva a finanziare l'attività nera degli ex di Salò? Un altro passo avanti nell' inchiesta sulle trame fasciste Il "Cises" serviva a finanziare l'attività nera degli ex di Salò? Su richiesta del pubblico ministero dott. Pochettino, il giudice istruttore dott. Violante ha emesso l'altro ieri 28 comunicazioni giudiziarie per « cospirazione politica contro lo Stato, mediante associazione » ai dirigenti e ai componenti il comitato esecutivo e il consiglio di amministrazione del Cises (Centro italiano di sviluppo economico e sociale), con sede sociale a Roma, in via Sicilia 42 e sede amministrativa a Milano, in via Melzi d'Eril 3. Secondo Violante, la società (che è stata costituita il 5 settembre '72 con un capitale sociale di 1 milione, e adesso ha un fondo di 5 miliardi) servirebbe come base economica all'attività politica della Federazione nazionale combattenti della Repubblica Sociale, e finanzierebbe alcuni gruppi dell'eversione «nera» Oltre alle 28 comunicazioni giù dlziarle, recapitate agli interessati dalla Guardia di finanza di Milano e di Roma, il magistrato ha intenzione di chiedere al Parlamento l'autorizzazione a proce dere contro due senatori del msi, che fanno parte del consiglio di amministrazione della società: Alberto Gattoni, 64 anni, di Na poli, e Valerio De Sanctis. I nomi degli indiziati sono. Paolo Ilario Quadraroli, 51 anni, di Milano, presidente del Cises; Costantino Pamphili, 50 anni, avvocato di Roma, vicepresidente, Giampietro Pellegrini, 51 anni, di Firenze, figlio del ministro delle Finanze della Rsi (deceduto nel '70 in Uruguay), consigliere delegato; Giuseppe Rocco, 55 anni, di Milano, segretario; Alberto Pierella, 52 anni, consulente assicurativo di Roma, vicesegretario; Walter Jonna, di Milano, membro del comitato esecutivo; Nedi Gurgo, 49 anni, industriale milanese, membro della Federazione nazionale combattenti della Rsi, comitato esecutivo; Alfredo Mantica, 32 anni, di Milano, membro del comitato centrale del msi; Marcello Corelli, 50 anni, geometra romano, già consigliere del « Circolo dei selvatici » (vicino al msi), del comitato esecutivo; Lorenzo Ribotta, 50 anni, avvocato di Milano, difensore di alcuni aderenti al Mar-Fumagalli, membro del comitato esecutivo e Mario Castellacci, 51 anni, di Roma. I consiglieri di amministrazione della società, indiziati dal magistrato, sono: Giacomo Arata, 52 anni, impiegato di Santa Margherita Ligure; Francesco Cittadini, 51 anni, dirigente d'azienda di Roma; Francesco Colucci, 52 anni, Milano; Luigi Frallicciardi, di Roma; Ugo Giannuzzl, 53 anni, di Roma; Giuseppe Sermonti, di Roma; Enrico Sermonti, agronomo romano, aderente ad Ordine Nuovo; Ugo Ennio Scarpi, 50 anni, di Milano; Teresio Sordo, 52 anni, di Genova; Mario Vaccaro, 51 anni, di Roma; Mario G. Natale, 51 anni, di Torre Annunziata; Gaetano Compare; Arturo Conti, 49 anni, ingegnere minerario, membro del « Circolo del retaggio » di Bologna; Paolo Falasca, di Napoli, Carlo Massey, 54 anni, del msi, membro del di' rettivo nazionale di « Ordine Nuovo »; Giovanni Isola, 64 anni di Lucca; Giuseppe Bonanni, 52 anni, collaboratore de /( Borghese. Sul Cises, i giudici torinesi in dagavano dal luglio scorso, quan Il dott. Violante ha inviato 28 comunicazioni giudiziarie all'intero consiglio di amministrazione del "Centro italiano sviluppo economico" (sono tutti ex ufficiali repubblichini) - Chiederà l'autorizzazione a procedere contro i senatori missini Alberto Gattoni e Valerio De Sanctis - Una dichiarazione di Sogno do furono ordinate le prime perquisizioni che fruttarono una quantità di documenti interessanti. A questo materiale, si aggiunsero rapporti dell'Ufficio politica di Roma, del Sid, e del magistrato padovano Tamburino. Gli « scopi dell'iniziativa » e le « indicazioni programmatiche » sono elencati nello statuto della società. E' sufficiente scorrere gli articoli più significativi per avere un'idea di che cosa sia il Cises. Articolo 1: « Dalla pie della guerra, la generazione dei ventenni, che ad essa aveva partecipato dalla parte perdente maturando una comune esperienza etica, politica e sociale, ha ef jettuato molteplici tentativi diretti al mantenimento dei contatti tra i suoi componenti e a dare uno sviluppo coerente alle idee e ai sentimenti nati e sviluppatisi in quel particolare clima storico. Sulla linea di tutti questi tentativi si presenta adesso l'attuale azione che, avvalendosi di una più matura esperienza, intende valorizzare le notevoli capacità personali dei giovani di allora, messe in luce attraverso le significative affermazioni professionali di ognuno, e convogliare in un'iniziativa che costituisca un impegno concreto per tutti, non estraneo alla lotta per Vei sistema, ma, anzi, valorizzante ed integrativo del lavoro quotidiano, fornendo a quest'ultimo un più elevato significato etico e sociale». L'articolo 12, suddiviso in 7 paragrafi, illustra « gli obiettivi del Centro »: « creazione dì un centro economico-finanziario... diretto e ispirato da un gruppo di persone unite da un comune ideale etico e sociale »; « formazione di un nucleo centrale agglutinante le attività più diverse e capace di proteggerle e stimolarle fé importante per questo la banca) »; o dimostrazione pratica della effettiva possibilità dell'attuazione dei postulati teorici della socializzazione »; <c creazione di fonti di lavoro a tutti i livelli per coloro che condividono l'idea di base, lavoro nobilitato dalla partecipazione alla gestione e perciò più degno della personalità umana »; « utilizzazione per fini comuni delle capacità concrete e potenziali, nonché delle esperienze personali acquisite dal soci nei vari settori ». Tra i soci azionisti della società (che non sono, però, indiziati di reato), figurano altri noti personaggi della destra: l'avv. Rutilio Sermonti, l'on. Pino Romualdi, vicesegretario del msi, l'avv, Vittorio De Marchi (arrestato dal giudice Tamburino in merito all'inchiesta sulla « rosa dei venti »). Non è sufficiente, tuttavia, aver militato nella Repubblica di Salò, essere iscritti a partiti o movimenti di destra, far parte del consiglio di amministrazione di una società il cui statuto si richiama « alla generazione dei ventenni che hanno perso la guerra», per essere sospettati e Indiziati di cospirazione politica contro lo Stato. Le comunicazioni giudiziarie del dott. Violante sottintendono qualcosa di più, e di più grave, che per il momento non è conosciuto. Quando il magistrato interrogherà i 28 del Cises, è probabile che contesterà loro circostanze precise, ricavate da atti e documenti circa eventuali finanziamenti a gruppi eversivi. I prossimi giorni potrebbero quindi rivelarsi decisivi per l'inchiesta. Intanto Edgardo Sogno ha rilasciato, tramite la sua agenzia, una dichiarazione in cui afferma: « Siamo di fronte ad una nuova ondata di polverone golpistico e di ricatti bassamente intimidatori, sollevati dal regime per nascondere la sua impotenza a risolvere la crisi e il sistematico saccheggio e sperpero delle risorse nazionali ». Poi la solita bordata di accuse: « Continua la consueta violazione del segreto istruttorio da parte di Violante, dato che soltanto lui, e nessun altro, è in grado di fornire ai giornalisti dosate indiscrezioni sull'istrutto- ria"- S. ro.