Un'Inter nuova contro il Torino

Un'Inter nuova contro il Torino Un'Inter nuova contro il Torino (Dal nostro inviato speciale) Appiano Gentile, 17 gennaio. Lo champagne che Mazzola ha generosamente offerto ai compagni dopo che la sua squadra era stata sconfitta in allenamento da quella di Boninsegna non è servito, a quanto pare, ad attenuare i disaccordi esistenti tra I due elementi (Mariani e Boninsegna) che compongono il reparto più in crisi della squadra. I due continuano ad ignorarsi ma è facile immaginare che l'intervento dì Fraizzoli — ogni sabato non manca di tarsi vedere alla Pinetlna — porterà ad una soluzione della vicenda. Suarez è convinto che l'Inter abbia superato la fase più dilficile: « Bisognava rischiare per poter segnare a nostra volta ed i fatti mi stanno dando ragione — dice lo spagnolo —. Ecco perché Bertini e Mazzola sono tornati a fare gol, ecco perché magari Boninsegna è un pochino sacrificato per cui da punta si è trasformato in rifinitore. L'importante è che qualcuno segni: se poi lo farà anche "Bonimba" tanto meglio, potrà mettersi il cuore in pace ». Anche Pacchetti conviene che il momento è da sfruttare: » Ci stiùmo ritrovando — aflerma Giacinto — e siamo in grado di dare altre soddisfazioni al nostri tifosi. L'importante è superare il complesso di San Siro ». In elletti l'Inter di San Siro ha quasi sempre deluso perdendo con la Juventus e rimediando nelle altre partite che - contavano » stentati pareggi: le uniche due afférmazioni sono giunte a spese di Cagliari e Ternana, contro avversarie modeste. Proprio contro il Cagliari — era la seconda giornata di campionato — Boninsegna segnò le sue uniche reti di questo campionato, firmò l'intero bottino, quattro gol che fecero gridare al miracolo. Da allora è rimasto a guardare e sono passati 1010', quasi un record anche per lui. Certo dall'Inter edizione 75 non ci si poteva attendere clamorosi exploit: Suarez è stato il primo a dirlo nella fase pre-campionato anche se in Coppa Italia tutto sommato i risultati furono confortanti. Attorno ai giovani, grazie alla vecchia guardia, Suarez ed II tandem medico-atletico composto dal dott. Quarenghi e dal prof. Calligaris sono riusciti ad impostare una squadra valida. E' sempre mancato l'apporto degli attaccanti e a nulla è valso l'acquisto del comasco fiossi per il quale l'Inter sborsò 250 milioni di lire per la sola comproprietà. L'ala ora è infortunata ed il suo apporto si è ridotto al gol messo a segno a Marassi, un gol che quindi è costato all'Inter un quarto di miliardo. In compenso la vecchia guardia è sempre in primo piano: Mazzola, Pacchetti a suo agio in qualsiasi ruolo, Bertini, Giubertoni, danno la carica ai giovani cercando di lare loro ricordare che la maglia dell'Inter non è una casacca qualsiasi. Ogni tanto anche gli anziani — Boninsegna ad esempio — se ne dimenticano, ma al momento opportuno non sono mai mancati agli appuntamenti più importanti. Anche contro il Torino, pertanto, l'Inter agirà con il solito pacchetto difensivo impostato su Pacchetti e Bini in linea mentre Giubertoni controllerà la seconda punta toccando generalmente ad Oriali il compito di controllare la ionte del gioco avversario. A centrocampo. Mazzola, Bertini, Scala e Moro mentre Mariani e Boninsegna saranno in posizione più avanzata con Mazzola e Moro pronti ad appoggiarli in zona-gol. Una tattica che a San Siro ha dato sempre buoni risultati come numero di occasioni create ma scarse soddisfazioni in fatto di conclusioni. Anche il Torino farà rispettare la regola? Giorgio Ganci olii

Luoghi citati: Appiano Gentile, Cagliari, Italia