Castellini, un ritorno fra i pali di Ferruccio Cavallero

Castellini, un ritorno fra i pali Dopo una settimana difficile il Torino ritrova mio dei suoi campioni Castellini, un ritorno fra i pali Il portiere è guarito in tempo record dopo l'operazione al menisco "Questa volta sarà la squadra a dovermi dare la carica" - "A Milano non ho mai vinto, spero che ciò accada contro l'Inter" - Mancherà Pulici Castellini domani torna tra I pali contro l'Inter. E' guarito in tempo record dopo l'operazione di menisco al ginocchio sinistro. E' bastato poco più di un mese a Luciano per rimettersi in sesto. Castellini aveva subito l'intervento il 12 dicembre, si era arreso a fatica non potendo più sopportare il dolore. Un colpo rimediato da Savoldi nella trasferta di Bologna, a fine novembre, lo mise k.o.. ma il portiere, dimostrando una notevole forza di volontà, riuscì ancora a disputare la partita in casa con il Milan. Fu costretto a fermarsi alla vigilia del derby e Fabbri fu obbligato ad una scelta difficile a poche ore da un incontro estremamente importante per la classifica e per il prestigio del Tonno. Il trainer diede fiducia al giovane Pigino, rimasero dietro le quinte Manfredi e l'anziano Sattolo. Adesso Pigino è infortunato, il posto spetta di diritto al titolare. Castellini è mancato soltanto a cinque incontri, Pigino (pur con un po' di inesperienza) lo ha sostituito dignitosamente. Il Torino in questo periodo ha subito quattro gol, non si possono onestamente scaricare colpe eccessive sulle prestazioni di Pigino. «Ha latto il suo dovere — dice Castellini —. Forse, se il gol che ha determinato la nostra sconfitta contro il Napoli lo avessi incassato io ci sarebbero state maggiori attenuanti da parte della critica ». Dichiarazioni sincere che rispecchiano il carattere del « giaguaro ». Castellini non è tipo da raccontare bugie. In campo come nella vita privata rivela un comportamento identico, ricco d'istinto. Dice di lui Fabbri: - Giocherebbe anche con una gamba sola ». Un'esagerazione che non stona certo con il personaggio. Luciano ha voluto bruciare le tappe proprio per poter infondere una iniezione di fiducia ai compagni In questo momento delicato. Il Torino ha bisogno della sua presenza a San Siro, uno stadio che sembra diventato stregato negli ultimi anni per i granata. L'ultimo risultato utile conquistato dalla squadra a Milano risale infatti alla stagione '68-'69. Un due a due contro l'Inter, ai tempi della prima « gestione » di Fabbri. Poi una catena di amarezze, una serie di delusioni alle quali spesso era difficile dare una risposta precisa. Un ritornello d'insuccessi anche ai tempi del prudente Cade, dei vulcanico Giagnoni. « A Milano — dice Castellini — non ho mai vinto e ciò mi dispiace molto. Sono convinto però che prima o poi verrà il momento per noi, forse proprio contro l'Inter ». — Come giudica l'andamento del Torino nel periodo della sua assenza? ■ Se si esclude la pai tita con il Napoli, la squadra si è comporta¬ ta bene. Non ho capito ad esemplo i fischi e le disapprovazioni per la prova tornita contro II Varese. Quando si vince per 3-1 certe contestazioni sono inutili, danneggiano il morale dei giocatori. Noi non abbiamo proprio bisogno di tutto ciò ». — In quale modo reagirà il Torino all'atteggiamento dei tifosi. La squadra è in crisi? • Se c'è crisi al Torino — replica Castellini — il discorso è valido anche per il Milan, il Napoli, l'Inter e la Fiorentina. Noi comunque abbiamo carattere, più volte abbiamo dimostrato di saper Il pericolo maggiore per lei sarà rappresentato da Boninsegna. L'attaccante interista a Vicenza, domenica scorsa, è parso al di fuori del gioco, non riesce più a trovare il gol. Potrebbe però « risvegliarsi » contro di voi. L'anno reagire ad una parentesi nega-tlva ». scorso contro II Torino fu autore d'una significativa tripletta. ■ Questo fatto mi preoccupa un po'. Prima o poi tornerà a segnare. Il valore di Boninsegna non si discute. Mi auguro che questa sua "astinenza" si prolunghi di una settimana. Dovremo comunque stare molto attenti, cercare di bloccare le sue conclusioni e la iniziativa di Mazzola ». — Lei non pensa che il suo rientro possa fornire maggiore serenità ai compagni della difesa? Con Pigino la squadra non ha potuto esprimersi al meglio, è apparsa un po' contratta. Lombardo Santin, Cereser hanno giocato con la chiara intenzione di garantire una maggiore copertura. « Non so, cercherò di disputare una gara lineare senza voler strafare. Questa volta sarà la squadra che dovrà darmi un po' di carica. Indubbiamente avrei preferito un rientro in un'occasione meno importante. L'Inter rimane un'avversaria di valore, ha delle ambizioni ». — E' in grado di fornire un pronostico? » No. Posso soltanto dire che ci è Indispensabile un risultato utile per continuare la lotta al vertice della classifica. Anche un pareggio andrebbe bene ». Castellini se ne sta disteso sul lettino dei massaggi. Il ginocchio è fasciato da una benda voluminosa, la gamba sinistra porta i segni di vecchi infortuni. Il portiere ha riacquistato un accettabile tono muscolare grazie alla graduale rieducazione. Tre settimane trascorse sulla bicicletta, con i pesi, sugli spalti del Filadelfia a « far le scale ». « E' stato brutto star fuori — dice Luciano —, prima con la radio incollata all'orecchio, poi con il posto riservato in tribuna ». Un suo sorriso cancella un'affiorante atmosfera di tristezza, il « grazie » per l'intervista rivela le sue qualità umane. Un atleta (dicono al Torino) di vecchio stampo con una serietà professionale invidiabile. Ieri al Filadelfia ha compiuto prodezze per fermare i tiri a raffica di Sentimenti III e di Sattolo. E' bastata un'occhiata a Fabbri per non avere più dubbi sul suo impiego. Il tecnico è apparso più sereno perché, oltre a Castellini, potrà disporre quasi certamente di Zaccarelli; il centrocampista si è mosso con disinvoltura. Circa la formazione Fabbri ha dichiarato di voler confermare Salvadori. L'esclusione forse questa volta toccherà ad Agroppi. Ferruccio Cavallero Luciano Castellini, guarito a tempo di record, ritorna in squadra contro l'Inter (La Stampa)

Luoghi citati: Bologna, Filadelfia, Milano, Torino, Varese, Vicenza