Einaudi al processo al libro "Antimafia"

Einaudi al processo al libro "Antimafia" Ieri l'udienza numero 24 Einaudi al processo al libro "Antimafia" I magistrati attendono da anni che la commissione parlamentare invìi i documenti richiesti ministro Gioia è rappresentato .]., 1 1 . (""W^^^-t,, Siamo giunti ieri alla ventiquattresima udienza del processo per diffamazione, su querela del ministro Giovanni Gioia e di altri, contro lo scrittore Michele Pantaleone, autore del libro « Antimafia, occasione mancata » e contro Giulio Einaudi, editore del volume. I due imputati sono difesi dall'avv. Chiusano e dal prof. Dall'Ora, msntre il dall'avv. Oberto. Il tribunale, presieduto dal dott. Lacquaniti, p.m. il dott. Moschella, ha fatto tutto il possibile per accelerare 1 tempi, recandosi anche, in due diverse occasioni, a Roma per interrogare i ministri Gioia e Gullotti e il sen. Girolamo LI Causi che, per ragioni di età e di salute, non è più in condizioni di affrontare un lungo viaggio. Ma la vicenda principale che ruota attorno alla misteriosa uccisione dell'avv. Pasquale Almerico, sindaco de di Camporeale, è estremamente complessa. D'altra parte, questo è il curioso destino di non poche cau- ! se di diffamazione a mezzo stam- I pa che, dovendosi svolgere per «direttissima », arrivano al di-1 battimento senza il filtro dell'istruttoria. Ieri, tra l'altro si è appreso che uno dei querelanti, l'avv. ! Bernardo Canzoneri, ha presen- | tato una seconda querela, per gli stessi motivi della prima, in seguito alla ristampa del libro di Pantaleone. Einaudi ha spiegato che le ristampe sono un fatto, per così dire, automatico: l'autore del volume non fu nemmeno avvisato. Le parti hanno poi chiesto la acquisizione di alcuni nuovi documenti compresa la recente sentenza di Palermo che, per fatti analoghi, dichiara «non punibile il sen. Li Causi». Il tribunale si è riservato gran parte delle decisioni I alla prossima udienza, fissata per il 31 gennaio. Nell'occasione i giudici dovranno anche rispondere alla richiesta di ordinanza proposta dal prof. Dall'Ora. « Sono due anni — ha rilevato il penalista — che I i giudici torinesi sollecitano alla | Commissione Antimafia copie di I documenti relativi a persone e latti che riguardano questo processo. E' mai possibile che la magistratura di Torino non possa ottenere quanto è stato invece concesso a quella di Palermo? ». L'avv. Dall'Ora, In proposito, si è richiamato alla Costituzione: « La magistratura — ha ricordato — costituisce un ordine autonomo e indipendente; la carta costituzionale stabilisce che non possono essere istituiti giudici "speciali" se non nel caso, del tutto eccezionale, previsto dall'art. 82, che consente la creazione di commissioni per le inchieste parlamentari. In tal caso, però, la commissione parlamentare, in quanto organo di giustizia, deve essere soggetta alle norme del codice di procedura penale. E tutto quanto viene raccolto in quella sede, non può, ma deve essere messo a disposizione dei magistrati ordinari che ne facciano richiesta per ragioni di giustizia ». I | I L'editore Einaudi

Luoghi citati: Camporeale, Palermo, Roma, Torino