Rai-tv: deputati pli minacciano ostruzionismo alla riforma bis

Rai-tv: deputati pli minacciano ostruzionismo alla riforma bis Si sta preparando il nuovo testo Rai-tv: deputati pli minacciano ostruzionismo alla riforma bis "Compromesso storico" : Fanfani convoca a Roma i dirigenti de di Avellino e Agrigento, che hanno aperto le giunte ai comunisti Roma, 16 gennaio. L'accordo per il nuovo decreto di riforma della Rai, che il governo presenterà alla Camera in sostituzione di quello ritirato, è stato raggiunto fra i rappresentanti del centro-sinistra e il ministro delle Poste, Orlando. Gli esperti giuridici stanno predisponendo il testo legislativo che il Consiglio dei ministri approverà sabato. Sarà un decreto unico e non sdoppiato tra la proroga della concessione e un disegno di legge ordinario per la riforma. Le modifiche introdotte nel nuovo provvedimento sono, in larga misura, quelle accolte nei dibattiti in commissione e non snaturano, sul piano politico, la riforma decisa alla fine di novembre. Una modifica all'art. 47 autorizza la Sipra a concludere nuovi contratti pubblicitari anche per i giornali, e non solo per il settore cinematografico (per cui la società non sarebbe messa in liquidazione). Per ottenere la concessione delle emittenti tv via cavo non occorrerà il certificato di buona condotta; sarà ripristinato il parametro del cinque per cento della pubblicità Rai-tv sulla massa globale garantendo con uno speciale meccanismo una rigorosa ripartizione fra radiotelevisione e giornali. Sarà eliminato l'art. 38 nella parte che prevedeva la vigilanza della Commissione parlamentare sulle Tv-cavo durante le campagne elettorali. Infine il diritto di rettifica sarà regolato, come per i giornali, dall'art. 8 della legge sulla stampa. Mentre Manca, per il psi, Orsello, per il psdi, Fracanzani, per la de, e la direzione del pri hanno chiesto coiti- pattezza alla maggioranza per varare rapidamente la conversione della riforma, il liberale Quilleri ha detto che il nuovo decreto ha « probabilità assai scarse di essere approvato entro i sessanta giorni dalla sua emanazione» e ha minacciato l'ostruzionismo se il governo non ricorrerà a un disegno di legge ordinario. Altro problema è quello dell'ampliamento delle aperture al pei da parte di dirigenti locali de: dopo il Comune di Venezia, analoghe offerte sono state fatte dai democristiani per la Provincia di Avellino (città di De Mita) per il Comune di Agrigento. Fanfani ha convocato, per i prossimi giorni, a Roma i segretari provinciali de di Avellino e Agrigento: «Non si deve trarre pretesto da questi errori della de — ha detto l'on. Romita, saragattiano — per puntare a soluzioni diverse dal centro-sinistra. Continuo a sperare che il senso di responsabilità prevalga nella de e nel psi ». Giorgio Napolitano, nella replica al comitato centrale del pei dedicato a un rilancio culturale del partito, ha spiegato che il « compromesso storico non è solo una formula felicemente provocatoria, ma un'iniziativa politica nella quale, secondo la teoria di Gramsci, i comunisti devono giungere a " un certo equilibrio di compromesso " con la de e gli altri partiti che non oscuri le rispettive posizioni, ma realizzi un " nuovo blocco storico " ». 1. f.

Persone citate: De Mita, Fanfani, Fracanzani, Giorgio Napolitano, Gramsci, Orsello, Quilleri

Luoghi citati: Agrigento, Avellino, Comune Di Agrigento, Comune Di Venezia, Roma