L'Angola indipendente

L'Angola indipendente Firmato l'accordo con il nuovo Portogallo L'Angola indipendente Fortimao, 16 gennaio. Con la firma del protocollo di accordo sull'indipendenza dell'Angola, prevista per 1*11 novembre prossimo, è terminato stanotte il «vertice lusoangolano» cominciato il 10 gennaio scorso, nell'hotel Perlina di Portimao, nell'Algarve (Ansa) Dal porto di Sagres, vicino a Portimao, cinque secoli fa Enrico il Navigatore partì alla conquista delVimpero lusitano, A Portimao, il nuovo regime portoghese — nato dalla revolucao dei garofani rossi — ha siglato l'atto che pone fine alla lunga storia delVimpero. Dopo la Guinea-Bissau e il Mozambico, l'Angola torna dunque agli angolani. Il difficile accordo tra i tre Movimenti di liberazione assicura, per ora, la progressiva trasmissione formale del potere; ma sarà la volontà politica delle formazioni guerrigliere — e soprattutto la forza d'in¬ fluenza delle grandi potenze, politiche ed economiche — a decidere sul futuro di questo Paese. Grande quattro volte l'Italia con solo 5 milioni d'abitanti (un decimo i bianchi), l'Angola è, con la Nigeria, il Paese potenzialmente più ricco dell'Africa nera: decine di migliaia di chilometri di territorio fertilissimo e risorse del sottosuolo che assicurano una forte presenza negli scambi internazionali. Petrolio, diamanti, giacimenti di ferro, uranio e rame, il caffè: su queste ricchezze il nuovo Stato fonderà il suo bilancio, ma a queste ricchezze puntano anche gli interessi del capitale straniero. La società multinazionale Diamag controlla già come uno Stato nello Stato la regione nordorientale (giacimenti di diamanti); la Gulf OH estrae venti milioni di tonnellate di petrolio al largo deZZ'enclave di Cabinda, e un forte movimento secessionista (non è poi difficile trovarne i finanziatori) minaccia la guerrìglia e respinge l'unificazione del territorio nel nuovo Stato angolano. Mobutu, dal vicino Zaire, si agita e avanza richieste sempre più insistenti, anche attraverso il cognato Roberto. Ma l'Angola ha anche un rilevante peso politico, mantenendo — attraverso il controllo degli sbocchi marittimi di Zaire e Zambia, una posizione strategica determinante per tutta l'Africa meridionale. Urss, Stati Uniti, Cina, il vecchio potere metropolitano e lo stesso Sudafrica giocano le loro carte attraverso ì tre gruppi di guerriglia (rispettivamente, Z'Mpla di Agostinho Neto, TFlna di Holden Roberto, Z'Unità di Josef Savimbi). Il '74 con la caduta del salazarismo e l'apertura rhodesiana, ha trasformato la geografia politica del Continente nero. E' difficile ritenere che sia un quadro definitivo. r. s.

Persone citate: Holden Roberto, Josef Savimbi, Neto