In Israele prime ipotesi di "dialogo" con l'Urss di Giorgio Romano

In Israele prime ipotesi di "dialogo" con l'Urss Per il problema dell'emigrazione ebraica In Israele prime ipotesi di "dialogo" con l'Urss (Nostro servizio particolare) Tel Aviv, 16 gennaio. Il presidente dell'organizzazione sionistica mondiale, Pinhas Sapir, ha dichiarato: «La lotta a favore degli ebrei dell'Unione Sovietica continuerà più intensa che mai dopo e malgrado l'abolizione del trattato commerciale russoamericano». Sapir ha sottolineato che le notizie provenienti dalla Russia relative ad arresti arDitrari e a processi contro militanti sionisti «accrescono l'inquietudine del popolo ebraico», ma ha aggiunto che la decisione non significa necessariamente che l'emigrazione ebraica venga sospesa, sebbene sia chiaro che darà la possibilità alle autorità sovietiche di «opporre maggiori ostacoli e di esercitare nuove pressioni». Il giornale laborista Davar osserva: «Siamo di fronte a vn irrigidimento in tutti gli aspetti delle relazioni tra le superpotenze e non conta se ciò derivi da una deliberata mossa tattica di Breznev e dei suoi sostenitori o dalla lotta interna tra "falchi" e "colombe" /. Cremlino. I russi hanno ripreso ad usare la terminologia della guerra fredda nei riguardi degli Stati Uniti». L'indipendente Haarez riesamina, per contro, tutti i problemi dei rapporti tra lo Stato di Israele e l'Urss e ccnclude: «Per guanto si debba esser grati agli Stati Uniti per il loro appoggio in questa faccenda, crediamo che i contatti diretti siano preferibili: è una ragione di più per ricercare la via di un dialogo con Mosca». I corrispondenti israeliani dagli Stati Uniti affermano sto turbato e addolorato per le dure critiche della stampa e della radio israeliane nei suoi riguardi e ne avrebbe parlato a lungo nel primo colloquio che ha avuto ieri sera col ministro degli Esteri israeliano, Allon, in visita a Washington. Giorgio Romano

Persone citate: Allon, Breznev, Sapir