L' ex ergastolano Olmo libero da un mese feriste con un coltello l' amica a Bolzano

L' ex ergastolano Olmo libero da un mese feriste con un coltello l' amica a Bolzano Era stato condannato per il duplice omicidio del '54 ad Alessandria L' ex ergastolano Olmo libero da un mese feriste con un coltello l' amica a Bolzano La donna, 50 anni, colpita leggermente a una mano - Ha detto agli agenti : "Voleva uccidermi" - L'alessandrino arrestato dopo una notte trascorsa in un bosco - I due si conoscevano da dieci anni - Lui le inviava da Porto Azzurro i risparmi - Era andato a trovarla con l'intenzione di vivere con lei, ma era stato respinto (Dal nostro corrispondente) Bolzano, 16 gennaio. Emilio Olmo, il calzolaio di Alessandria che nel 1954 uccise la moglie e il marito dell'amica e che l'il dicembre scorso, dopo 19 anni di reclusione, venne liberato dal penitenziario di Porto Azzurro, è tornato nuovamente in carcere oggi a Bolzano, per aver aggredito e ferito con un coltello un'amica. Il nuovo, sanguinoso episodio (dopo il fatto il calzolaio, con lo stesso coltello, si è ferito al basso ventre) costituisce la drammatica conclusione di un'amicizia che l'Olmo aveva con la donna da quasi 10 anni mentre stava scontando la sua lunga pena. La donna, Chiara Plankesteiner, 50 anni, ha un aspetto ancora piacente ed abita con una figlia nel comune di Laives, ad una decina di chilometri dal capoluogo altoatesino. Nell'estate del 1966, a Porto Azzurro, mentre era in vacanza, la Plankesteiner aveva visto per la prima volta sotto il porticato del penitenziario il calzolaio detenuto mentre vendeva ai turisti dei bellissimi cesti di vimini da lui stesso fabbricati, gli aveva parlato e fra i due era nata un'immediata simpatia. Si erano scambiati delle lettere, la donna era tornata spesso all'isola d'Elba e il detenuto, che godeva di una notevole libertà anche al di fuori della casa di pena, aveva sentito che, se un giorno fosse riuscito a scontare la sua pena, quella persona, che gli dimostrava comprensione e affetto, avrebbe forse potuto colmare la sua tragica solitudine di ex detenuto. Con il trascorrere del tempo ed il rinnovarsi degli incontri (in media 7-8 ogni anno) questa speranza divenne per Emilio Olmo una certezza e così egli incominciò a spedire periodicamente alla donna anche i suoi risparmi, sino a raggiungere una cifra complessiva di 3 o 4 milioni. Nel dicembre scorso, quando il calzolaio di Alessandria ha riacquistato finalmente la libertà, prima di aver completamente scontato la pena — non solo per la sua ottima condotta, ma anche perché affetto da un male incurabile — è tornato in Piemonte, ma il suo pensiero era costantemente a quella che — forse troppo fiduciosamente — egli considerava la sua donna. Ieri mattina, poco prima delle 8, Emilio Olmo si è presentato a Laives, al domicilio di Chiara Plankesteiner, al numero 257 di via Kennedy. Quando ha suonato il campanello, la donna lo ha scorto dallo spioncino ma non ha aperto la porta e con voce fredda e distaccata, gli ha dato appuntamento per un'ora più tardi in un bar di Bolzano. Poco prima dell'ora convenuta, la Plankesteiner è salita sulla sua auto — una Volkswagen — per raggiungere il bar, ma, davanti ad una fermata dell'autobus, ha notato l'ex ergastolano in attesa e, si è fermata invitandolo a salire. Qualche chilometro, dopo il drammatico epilogo del breve viaggio: c'è stata un'improvvisa, violenta discussione e, ad un tratto l'uomo, esasperato, ha tratto dalla tasca un coltello ed ha vibrato verso l'amica un fendente che ella ha deviato alzando la mano sinistra; l'auto è sbandata ed è finita contro un muro. La donna, in preda al terrore, è scappata e mentre Olmo fuggiva verso l'opposta direzione, è stata soccorsa da un automobilista di passaggio che l'ha trasportata all'ospedale. La ferita alla mano è risultata però di lieve entità (sembra che il coltello usato dall'ex ergastolano sia un temperino) e dopo essere stata medicata si è recata in questura per denunciare il fatto. « Ha tentato di uccidermi ha detto la donna — in auto mi ha dichiarato che sarebbe stata la mia fine; è un uomo molto pericoloso e dovete arrestarlo ». Poi, di fronte alle incalzanti domande degli inquirenti, la Plankesteiner ha soggiunto che l'ex detenuto intendeva vivere con lei, chiarire questioni di interesse, con riferimento ai risparmi che gli erano stati inviati. « Io — ha soggiunto — sono disposta anche a restituire il denaro, sia pure un poco alla volta ». Iniziarono subito battute alla ricerca di Olmo fra Balzano e Laives, ma del fuggitivo, per l'intera giornata di ieri, non è stata trovata alcuna traccia. Stamane, poco dopo le 7, due agenti lo hanno individuato nel centro della città, mentre stava dirigendosi verso l'albergo-ricovero della Pontifìcia opera di assistenza, ove aveva trovato alloggio subito dopo il suo arrivo in Alto Adige. Emilio Olmo era in uno stato di estrema prostrazione psicofìsica, barcollava ed aveva gli abiti insanguinati perché, nel corso della notte, mentre era rifugiato in un bosco, in un eccesso di disperazione aveva messo in atto uno sconcertante tentativo di autopunizione ferendosi più volte al basso ventre, con lo stesso coltello con il quale aveva ferito la sua amica-nemica, n Lnzo rizzi Bolzano. Chiara Plankesteiner ed Emilio Olmo (Telefoto)