In un'agenzia della "Popolare di Novara,,

In un'agenzia della "Popolare di Novara,, In un'agenzia della "Popolare di Novara,, Sequestrano la guardia poi irrompono in banca Quattro banditi, bottino 6 milioni - Altra vicenda : si cerca una giovane per chiarire il mistero delle armi nel box a Santa Rita Rapina all'agenzia numero 8 della Banca Popolare di Novara, via Ventimlglia 196: due banditi armati di pistola e mitra hanno fatto irruzione ieri alle 10,15 nell'istituto di credito, immobilizzando una ventina di clienti e sette impiegati. Il bottino è stato di circa 6 milioni. I rapinatori sono arrivati a bordo di un'Alfa « 1750 » blu che si è fermata all'angolo con via Garzigliana. Erano in quattro. E' sceso un uomo sulla quarantina, soprabito blu, sciarpa bianca sul volto. Si è avvicinato a Mauro Tota, 30 anni, agente dei Cittadini dell'Ordine puntandogli la pistola al fianco: « Stai fermo e zitto, altrimenti sparo ». Con le mani sopra la testa, la guardia è costretta ad entrare nel negozio di parrucchiere di via Garzigliana 1. Racconta il titolare, Riccardo Russo, 34 anni: « Credevo fossero clienti invece il bandito mi ha spianato la pistola e mi ha detto di stare tranquillo. Ci ha fatto sedere, poi ha tolto la giacca e la pistola al Tota. " Se state tranquilli — ripeteva — non vi capiterà nulla" ». Nel frattempo dalla « 1750 » scendono altri due banditi, il quarto rimane al volante con il motore acceso. Entrano nella banca con le armi in pugno. I rapinatori portano a termine l'assalto. Intanto una donna dalla strada li scorge, chiama la polizia. Tutte le volanti vengono dirottate in via Ventimlglia ma i banditi riescono a fuggire. « E' la quarta volta che ci prendono di mira — dicono gli impiegati — ma non ci siamo ancora abituati. Anche la banda di Cavallero è venuta qui ». * ★ Continuano le indagini della polizia per accertare a chi appartengano le armi, i passamontagna, e il materiale sospetto trovato tre giorni fa in un box di via Dandolo a! termine di un rocambolesco inseguimento di auto e due sparatorie con i banditi. Ieri sono stati controllati i racconti resi dai testimoni delle più recenti incursioni a banche ed uffici postali: molti particolari ricorrenti confermerebbero il sospetto che la polizia abbia messo le mani sul « covo » di una banda di rapinatori. La conferma potrebbe venire solo da Maria Grazia Curreli, un'udinese di 20 anni, abitante in via S. Maria Mazzarello 82, proprietaria dell'auto inseguita, e un conoscente, Oscar Maraldi, 27 anni. I due però si sono resi irreperibili. L'episodio da cui hanno preso il via le indagini risale a lunedì notte. Verso le cinque una « Volante » aveva intimato l'alt ad una « 500 ». Questa non si era fermata, un passeggero aveva sparato contro gli agenti alcuni colpi di pistola. Quindi l'auto era scomparsa. Durante le ricerche una pattuglia aveva trovato una rivoltella nei pressi del numero 38 di via Dandolo: forse la stessa usata poco prima dai banditi. Si era proceduto ad un controllo nel cortile. In quel momento un'Alfetta chiara con tre persone era partita di scatto. Ne seguiva un'altra sparatoria, alla quale rispondevano gli agenti, mentre proseguiva la fuga nelle strade del quartiere. Non dimaneva che visitare, ad uno ad uno, i box. Di qui la scoperta del « covo », delle armi, del materiale, e di una « 500 », forse la stessa che poco prima era fuggita all'intimazione dell'alt. II capo della Mobile dott. Fersin! ed il dott. Sassi hanno predisposto una serie di controlli. E' risultato così che il box, di proprietà di un'impresa edile, era stato affittato due mesi fa da un uomo che aveva fornito false generalità. Sulla «500» gli agenti hanno trovato un documento ed un mazzo di chiavi, ambedue appartenenti a Maria Grazia Curreli. A questo punto l'altro ieri si è inserito un nuovo episodio. Mentre gli agenti cercavano la Curreli presso la sua abitazione, la donna si presentava ai carabinieri e faceva denuncia per il furto della «500». « L'auto era sodoval'ddgireuncudpco(11I1I1 rilllillll) ) llllllllIMllj sotto casa — dichiarava — quando sono scesa non l'ho più trovala ». Qualche minuto dopo l'uscita di Maria Grazia Curreli dalla caserma giungeva l'ordine di fermarla: ma era troppo tardi. Gli agenti entrati in casa della giovane in via S. Maria Mazzarello 82, hanno trovato oltre a un documento e vestiti del conoscente Oscar Maraldi anche alcune targhe d'auto. Le indagini dovranno accertare ora la loro provenienza e la parte che la coppia ha nella vicenda. Mlfllllrill lIMlllllllllllItlllItK I Maria Grazia Curreli e Oscar Maraldi ricercati dalla polizia

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