Il cinema OLIMPIA: un nuovo modo di concepire una sala cinematografica

Il cinema OLIMPIA: un nuovo modo di concepire una sala cinematografica INFORMAZIONE PUBBLICITARIA "LA SBANDATA" collauda un nuovo locale a Torino Il cinema OLIMPIA: un nuovo modo di concepire una sala cinematografica In via Arsenale 31 (quasi angolo con corso Matteotti) la mini-sala di Reposi - Una visione perfetta in un ambiente signorile e di massimo comfort - Impianto di proiezione totalmente automatizzato - Condizionamento calibrato in funzione del numero di spettatori presenti A poche settimane dalla sua inaugurazione, il Cinema Olimpia ha già dato conferma di quelle che erano le previsioni circa l'apprezzamento del pubblico torinese del nuovo modo di concepire una sala cinematografica. Gli intendimenti della Società proprietaria del locale erano quelli di realizzare la sala cinematografica modello, e cioè che offrisse allo spettatore non soltanto il comfort di un ambiente sobriamente elegante, ma — e soprattutto — tutti i vantaggi che la tecnica è oggi in grado di offrire. L'Olimpia è una sala di capienza ottimale: 500 posti, realizzata secondo un criterio architettonico nuovo, che sovverte gli schemi tradizionali. Infatti il pavimento sale verso lo schermo e declina verso il fondo sala, mentre la galleria è inclinata in senso contrario, ma lo schermo risulta più alto rispetto agli schermi convenzionali, con il risultato che lo spettatore, qualsiasi sia la sua posizione in di fumi c di odori, senza avvertire il disturbo che l'aspirazione dell'aria indiscutibilmente crea. Comode ed agili le poltrone in panno verde della Destro di Padova sono collegate ad un quadro sinottico di controllo dei posti occupati (installato dalla Marcilo, fornitrice anche dell'impianto elettrico c di forza motrice) consente al- gegner Crivello) ed hanno inoltre collaborato: per le opere in muratura Filippo Sollina, per gli acciai la G. Bodino, per la carpenteria in ferro la ditta Basso, per i servizi igienico sanitari la Fratelli Abate, per i rivestimenti la ditta Fornengo, per i materiali edilizi le ditte Provera e geo/Ferrara, la Prosidea per le armature in ferro, per i vetri la Società Pia, per le insegne la Ditta Sanfilippo. Animatore e coordinatore instancabile di questa numerosa équipe (validamente ed intelligentemente assistito da Enzo Marangcn, responsabile della Sala) è stato il Sig. Amedeo Reposi, al quale va il merito di aver voluto questo capolavoro. Perfetto conoscitore dei gusti e delle esigenze di un pubblico di « élite », ha realizzato cosi la sala dove lui stesso, dopo una vita dedicata al settore dello spettacolo, prova an- sala, ha la sensazione d'essere, solo, di fronte allo schermo. La cabina automatica di proiezione (non è necessario l'intervento manuale dell'operatore, la cui presenza non deve essere costante, ma esclusivamente funzioni di controllo) fornita dalla Lubiani, come meccanica è una novità assoluta per Torino e meriterebbe un discorso a sé. Ma evitando di descrivere particolari tecnici che potrebbero interessare esclusivamente gli « addetti ai lavori », diremo che il pubblico, al quale interessa essenzialmente la qualità della immagine, si trova di fronte ad una visione nuova di inimmaginabile nitidezza e tale da far scoprire anche allo spettatore meno sofisticato l'arte della fotografia. L'impianto sonoro è di altrettanta qualità. L'impressione che si ha entrando in sala durante una proiezione è di trovarsi in ambiente quasi asettico. L'impianto di condizionamento d'aria, realizzato dalla ditta Traschetti, ha la particolarità di agire in funzione del numero di spettatoli presenti iti sala; maggiore è il numero dei presenti e maggiore è l'aspirazione. A parte il non trascurabile vantaggio economico che deriva da un funzionamento calibrato, si ha la piacevole sensazione di trovarsi in un ambiente totalmente privo lo spettatore di controllale la disponibilità di posti scegliendo già nel corridoio che dà accesso alla sala il settore od il posto libero di suo gradimento. Un intelligente sistema di illuminazione permanente alla base di ogni scalino consente l'accesso alla Galleria e gli spostamenti in sala senza l'ausilio della altrimenti indispensabile torcia elettrica della « maschera ». Ci si muove a perfetto agio in una luce essenziale e discreta, senza che tale illuminazione rechi alcun disturbo durante la proiez;onc. Questo è l'aspetto tecnico dell'Olimpia, ma altrettanto curato è l'arredamento della sala. In uno stile sobrio, moderno ed elegante, con un accostamento di colori di ottimo gusto. Tappezzeria in stolTa, rivestimenti e tapison messi in opera dalla ditta Impero e Giannini, pavimento della Galleria e della platea in legno « ponga pon » della Geraudo e Reehix. Un perlinaggio in legno ed acciaio alle pareti (della Fratelli Merlino) completa quella sensazione di calda accoglienza che la sala offre e che mette a proprio agio lo spettatore, sia che egli si trovi solo nella sala, sia nel memento del « tutto esaurito ». Ha diretto i lavori l'architetto Ruggero Scarpa (calcoli cemento armato in- cora il piacere di sedersi per gustare alcune ore di piacevole divertimento in un ambiente tale da mettere chiunque a proprio agio. Dal giorno dell'inaugurazione è in programmazione all'Olimpia « La Sbandata », un divertente film della Titanus. Non v'è dubbio che tecnicamente questa pellicola si presti a valorizzare le doti della cabina di proiezione e dell'impianto acustico del locale, poiché si tratta di film dotato di una fotografia di ottima qualità, con colori reali e con contrasti piacevoli, da cui deriva una visione confortevolissima. Siamo certi, però, che una conferma della qualità del locale si avrà anche da tutte le pellicole che passeranno, d'ora in poi, all'O- Una luce verde che appare alla base di ogni scalino consente allo spettatore di muoversi a perfetto agio anche a sala buia, durante la proiezione del film. La Platea dell'Olimpia. Il sovvertire il vecchio concetto secondo cui le sale cinematografiche venivano realizzate con il pavimento in pendenza verso lo schermo, consente una visione più comoda a lutti gli spettatori. L'ingresso. Acciaio, moquettes, perlinaggio in legno, felice accostamento di colori rendono particolarmente piacevole l'arredamento della sala. II quadro elettronico di controllo dei posti occupati consente allo spettatore di scegliere il proprio posto prima di entrare nella sala. (Foto AIcn Cannono)

Persone citate: Amedeo Reposi, Bodino, Enzo Marangcn, Filippo Sollina, Fornengo, Fratelli Abate, Giannini, Lubiani, Provera, Ruggero Scarpa

Luoghi citati: Ferrara, Padova, Torino