Ferì il barista con un coltello
Ferì il barista con un coltello Durante una lite a Pinerolo Ferì il barista con un coltello Condannato in assise a 3 anni e tre mesi per lesioni gravi - L'imputazione era di tentato omicidio La corte d'assise (pres. Barbaro, p. m. Moschella, cane. Ferlito) ha giudicato ieri Giuseppe Piras, 24 anni, di Cagliari, già residente a Chieri, imputato di tentato omicidio e di porto di coltello di tipo proibito. Con la seconda accusa, a piede libero, è stato rinviato a giudizio Antonio Sardu, 37 anni, cugino di Piras. Ma Sardu non è comparso. La mattina del 15 settembre '73, a Pinerolo, in piazza Cavour 1, Piras e Sardu entrano nella bottiglieria « Sei rubinetti », di Olga Bertallot in Alliaud, 53 anni. Ordinano un quartino di bianco secco e subito dopo chiedono il bis. La seconda volta Piras fa notare alla donna che la misura è scarsa. La Bertallot aggiunge un goccio. Allora il giovane, che a quanto pare aveva trascorso tutta la notte a bere ed era piuttosto alticcio, esclama: « Adesso è troppo ». E buttava una parte del vino addosso alla Bertallot. Come se non bastasse, al momento di pagare 11 conto, in tutto 200 lire, Piras pretendeva una fattura con l'Iva. E poiché la donna tentava di spiegargli che la cosa non era possibile, il giovane l'afferrava per il bustino, scuotendola. In difesa della madre interveniva il figlio Ugo Alliaud, 27 anni, che spingeva riras fuori del locale. Ne nasceva una breve colluttazione, al termine della quale 11 sardo estraeva un coltello e colpiva al petto Alliaud, sfiorando la regione cardiaca. Per fortuna, la ferita rimaneva poco profonda; Alliaud, comunque, dovette rimanere circa due mesi in ospedale e se la cavò con un indebolimento permanente agli organi della respirazione. Piras, difeso dagli aw. Badellino e Sabaino, ha detto al giudici di aver posto mano al coltello solo perché stava per essere sopraffatto dal barista. Ma Alliaud ha replicato di aver spinto fuori lo sgradito cliente e di averlo colpito, forse con un pugno, perché l'altro aveva afferrato una sedia. La parte civile era rappresentata dall'avv. Mazzoleni. La corte ha ritenuto Piras colpevole di lesioni gravi e non di tentato omicidio e lo ha condannato a 3 anni e 3 mesi, con 40 mila lire di ammenda per il porto di coltello. Sardu, contumace, ha avuto soltanto la pena pecuniaria: 66 mila lire.
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