Ora si cercano i due latitanti

Ora si cercano i due latitanti Il delitto di Varazze Ora si cercano i due latitanti Ordine di cattura per Antonino Manuele (omicidio) e per la sua amica (distruzione di cadavere) Per la polizia non vi sono più dubbi. Antonino Manuele, 25 an ni, un pregiudicato del racket della prostituzione, è l'uomo che ha assassinato Vincenzo Saffiotd, 36 anni, con un colpo di pugnale al cuore tentando poi di bruciarne il cadavere in un bosco nell'entroterra di Varazze. Contro 11 Manuele ieri sera il sostituto procuratore di Savona, dott. Stipo, ha emesso ordine di cattura per omicidio volontario. Un altro è stato spiccato anche contro Antonietta « Chicca » Boscolo, 22 anni, amica del Manuele, per concorso in distruzione di cadavere. Il magistrato savonese ha preso la decisione dopo un lungo vertice al quale hanno partecipato il dott. Montesano della Crlmlnalpol torinese, il dott. Baranello della squadra omicidi ed il dott. Fersini della Mobile di Torino, il dott. Avino della Criminalpol di Genova ed il dott. Lomazzo vicequestore di Savona. Le ricerche della coppia sono estese a tutta Italia. Sull'atroce delitto nato nel mondo della prostituzione torinese, si sono appresi altri particolari. Martedì della scorsa settimana, poche ore prima del delitto, al ristorante « La Lampara » di via Andrea Doria era In corso una cena alla quale partecipavano sette persone, tra le quali Marisa Migliorerò, amica del Saffloti, 11 S afflo ti stesso e Antonino Manuele. C'è stata una discussione piuttosto animata probabilmente a causa della rivalità tra il Manuele ed il Saffìoti a proposito della Migliorerò, dopodiché i due uomini sono usciti. Secondo la deposizione del portinaio dello stabile di via San Donato 78 dove abitava, sotto falso nome, il Manuele, i due uomini sono rimasti in casa qual- che tempo. Non si esclude che 11 Saffloti sia stato colpito al cuore con uno stiletto di tipo marsigliese mentre si trovava seduto sulla propria auto, una « A 112 » che è scomparsa e che la polizia sta cercando. Dopo aver ucciso il rivale Antonino Manuele ha messo il cadavere nel portabagagli dell'Aitetta color amaranto dirigendosi quindi alla volta della riviera per bruciarlo nei boschi dell'Eremo del Deserto. Luogo noto al Manuele che aveva abitato a Cogoleto e proprio all'Eremo del Deserto vivono i genitori di un'altra delle sue donne, Paola Mancioli di 26 anni. Gli inquirenti hanno anche accertato che un paio di giorni prima del delitto Antonietta Boscolo era stata a Cogoleto dai parenti della Mandola. Tale particolare indurrebbe a pensare che l'uccisione del Saffloti fosse già stata decisa, e che il viaggio della Boscolo in Riviera non sia stato altro che una specie di sopralluogo per scegliere la zona dove far sparire il cadavere. v. p.

Luoghi citati: Baranello, Cogoleto, Italia, Savona, Torino, Varazze