Segretario radicale arrestato per la "clinica degli aborti " di Francesco Santini

Segretario radicale arrestato per la "clinica degli aborti " Clamorosi sviluppi dopo l'intervento della polizia a Firenze Segretario radicale arrestato per la "clinica degli aborti " L'accusa è procurato aborto e associazione per delinquere - Firmati altri 4 mandati di cattura e una comunicazione giudiziaria per Pannella - Il giudice: "Applichiamo la legge, i problemi politici non ci interessano" - La clinica denunciata dal giornale fascista "Candido" (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 13 gennaio. Gianfranco Spadaccia, 40 anni a febbraio, giornalista e segretario nazionale del partito radicale, è stato arrestato questa mattina a Roma, poco prima delle 7, nel suo appartamento di via De Carolis 33. Per il leader radicale, una delle intelligenze più brillanti della sinistra non rappresentata in Parlamento, l'ordine di cattura è firmato da due magistrati della procura di Firenze. L'accusa è: « Procurato aborto pluriaggravato e associazione per delinquere, aggravata». Un'accusa pesante, al di là del previsto. Spadaccia, infatti, si era assunto ogni responsabilità per la clinica degli aborti scoperta a Firenze, ma stamattina, al momento dell'arresto, si è detto stupito. Il leader radicale, tra gli uomini politici più attivi nella campagna per il divorzio, stamane era ancora a letto quando due sottufficiali del nucleo dei carabinieri di Firenze si sono presentati a casa sua. Alla porta, sua madre, una donna ormai anziana, non voleva far entrare i militari. Poi, visto il mandato di cattura, ha lasciato fare. Spadaccia, dalle 19,10 di stasera, è nel carcere fiorentino delle Murate. Lo interrogano i sostituti procuratori Casini e Cariti, che guidano l'inchiesta. Per molte ore, questo pomeriggio, i due magistrati sono rimasti nell'ufficio del procuratore capo Padoin. Al summit ha preso parte il procuratore generale Calamari. Hanno lasciato il vecchio palazzo di piazza San Firenze quando il comandante del nucleo dei carabinieri, maggiore Leopizzi, ha comunicato loro: «Il detenuto è alle carceri ». Spadaccia viene interrogato nella notte. In via Ghibellina, dinanzi all'ingresso delle antiche carceri, sostano giovani del partito radicale, gruppi di femministe, persone qualsiasi, sorprese dalla notizia che, in un momento, stamattina si è diffusa in tutta la città. Ma non sembrano esauriti i colpi di scena nell'inchiesta sulla villa di via Dante da Castiglione, nella quale il dottor Giorgio Conciani, 45 anni, medico chirurgo e ginecologo, interveniva sulle giovani che il « Centro informazione, sterilizzazione e aborti » gli inviava da tutta Italia. La procura di Firenze ha già firmato altri quattro ordini di cattura. Uno è per Adele Faccio, professoressa di lettere, filologia e sociologia, fondatrice e presidente a Milano del Cisa. I carabinieri non sono riusciti a catturarla e lei ha fatto sapere che « esaminerà il problema di costituirsi o no assieme ai suoi compagni ». Gli altri due ordini riguardano due giovani straniere, operatrici del Cisa; per il quinto, non si sa. C'è, inoltre, una comunicazione giudiziaria per Marco Pannella, il leader divorzista, ex segretario nazionale del partito radicale. Gli è stata spedita al suo indirizzo romano e presto verrà interrogato. Infine, molte notizie non controllabili. Si sa che i magistrati fiorentini hanno firmato altri ordini d'arresto; si dice che siano undici. Il procuratore capo Padoin non conferma né smentisce. Si limita a dire: « Applicheremo con rigore la legge: il segreto istruttorio mi blocca le labbra, non posso dire nulla». E' un uomo avanti negli anni, cattolico, vicino alle posizioni democristiane. Di poche parole, a chi gli domanda a quale gruppo di magistrati aderisce, risponde: « A nessuno, a me le correnti fanno venire i raffreddori ». C'è però chi afferma che non sia insensibile alle posizioni morali dell'arcivescovo di Firenze, il cardinale Ermenegildo Florit, che proprio ieri mattina, in visita pastorale nella chiesa di Santa Margherita a Montici, si è scagliato contro gli organizzatori della clinica fiorentina, contro l'« immoralità rivoltante dello spettacolo, l'irrisione della legge ». Ha parlato di « strage degli innocenti », definendo promotori e organizzatori « dell'assassinio », « pseudo fautori di libertà ». Subito dopo, al termine di un rapido summit in procura, gli ordini di cattura, l'arresto di Spadaccia, il trasferimento a Firenze. I magistrati decidevano gli arresti ed era in pieno corso in città una manifestazione di cinquemila femministe, giunte a Firenze da tutta Italia. Chiedevano la non punibilità dell'aborto: avrebbero voluto prendere la parola, in piazza Santa Croce, alcuni esponenti radicali, ma le dimostranti, con vigore, si sono opposte, Hanno respinto anche un cen- tinaie di giovani di Lotta con- tinua. Con grida rabbiose hanno bollato gli uni e gli altri come appartenenti alia« odiosa razza degli uomini »; « non vi immischiate — han no detto — in faccende che riguardano soltanto le don ne ». Nel manifestare, hanno Francesco Santini (Continua a pagina 2 in seconda colonna) Il segretario del partito radicale, Spadaccia (La Stampa)