Sciopero della fame di due obiettori

Sciopero della fame di due obiettori Da 26 giorni a Peschiera Sciopero della fame di due obiettori (Dal nostro corrispondente) Peschiera, 11 gennaio. (m. b.) Da ventisei giorni due giovani obiettori di coscienza, detenuti nel carcere di Peschiera del Garda, stanno facendo lo sciopero della fame. Sono Sergio Gulmini, condannato a 18 mesi per essersi rifiutato di indossare la divisa e prestare servizio civile sostitutivo e Michele Camassa, che sta scontando una pena di due anni inflittagli dal tribunale militare di Torino per « vilipendio con ingiuria ». Le loro condizioni fisiche sono relativamente buone. I due obiettori, che si autodefiniscono « totali » in quanto contestano il servizio sostitutivo civile così com'è contemplato dalla « legge Marcora », si nutrono esclusivamente di pillole vitaminiche fornite loro dagli aderenti del partito radicale e della lega degli obiettori di coscienza, che nel loro recente congresso di Firenze hanno ribadito l'appoggio agli obiettivi fondamentali che i due giovani si prefiggono. E cioè: la denuncia dei soprusi che si verificano nelle carceri militari, in particolar modo in quello di Peschiera, ai danni dei detenuti politici, il riconoscimento della domanda fatta dal Gulmini, nell'agosto di quest'anno, di essere messo in congedo per aver già trascorso 12 mesi in prigione. Ed infine l'apertura di un'istruttoria a carico di due sottufficiali del carcere già diverse volte denunciati in passato per maltrattamenti ed abuso d'atti d'ufficio.

Persone citate: Gulmini, Marcora, Michele Camassa, Peschiera, Sergio Gulmini

Luoghi citati: Firenze, Peschiera Del Garda, Torino