Parte una Soyuz torna un Saturno

Parte una Soyuz torna un Saturno Parte una Soyuz torna un Saturno Caduti tra l'Africa e il Madagascar i rottami del razzo americano (lanciato nel 1973) Mosca, 11 gennaio. L'Unione Sovietica ha lanciato in orbita terrestre oggi la Soyuz 17, con due cosmonauti a bordo. Nel darne notizia la Tass ha precisato che i due cosmonauti, il ten. colonnello Alexei Gubarev e l'ufficiale di rotta Georgy Grechko, sono nuovi ad imprese spaziali. I due cosmonauti, entrambi di 43 anni, hanno comunicato a terra che tutti gli strumenti di bordo funzionano regolarmente. La Tass non ha specificato se la missione della Soyuz 17 sia di agganciarsi con il laboratorio spaziale Salyut 4, ma ha detto che il programma di volo prevede esperimenti comuni con la stazione Salyut, lanciata in orbita il 26 dicembre dell'anno scorso. La Salyut 4, un laboratorio spaziale comprendente quattro stanze e che ha la forma di un grande telescopio con ali, è la quarta stazione spaziale messa in orbita dai sovietici. (Ap) Washington, 11 gennaio. La Nasa ha annunciato oggi che il secondo stadio del razzo Saturno, che servì a mettere in orbita il laboratorio spaziale Skylab, è precipitato oggi al largo della costa orientale dell'Africa, alle 1,39 locali (7,39 ora italiana) dopo aver compiuto 9.532 rivoluzioni attorno alla Terra. Un portavoce della Nasa ha precisato che il secondo stadio del Saturno, a quanto sembra, è caduto in mare al largo della costa orientale dell'Africa, « nell'oceano o in zone disabitate tra l'Oceano Indiano e l'Oceano Atlantico ». Può darsi però che alcuni rottami siano arrivati fino al deserto del Sahara. (Ansa-Upi) Bochum (Gemi. Occ), 11 gennaio. Il direttore dell'osservatorio di Bochum, prof. Heinz Kaminski, ha annunciato che il secondo stadio del razzo americano Saturno è caduto verso le 7,40 (ora italiana) di questa mattina al largo della costa sud-orientale dell'Africa, tra il Mozambico e il Madagascar. Il prof. Kaminski ha aggiunto che « se questa volta si è potuta evitare una catastrofe, in futuro bisognerà prevedere l'installazione, a bordo degli ordigni spaziali, di meccanismi in grado dì provocare la loro distruzione in piccolissimi pezzi, per non mettere in pericolo l'umanità». (Ansa-Afp)

Persone citate: Alexei Gubarev, Heinz Kaminski, Kaminski

Luoghi citati: Africa, Madagascar, Mosca, Unione Sovietica, Washington