La muta di cani con il fiatone

La muta di cani con il fiatone Alla rincorsa della capolista La muta di cani con il fiatone (Dal nostro Inviato speciale) Roma, 11 gennaio. Una delle avversarie che logicamente sorridevano per lo scivolone romano della Juventus, ha già sperperato i due punti rosicchiati alla capolista. Le scivolone del Torino sul terreno dell'Olimpico è grave, la squadra di Fabbri (che affronterà domenica prossima l'Inter a San Siro presumibilmente senza Santin e Pulici, anche se con Castellini) rischia in questo gennaio di perdere i contatti. Intanto è già stata raggiunta dal Napoli, domani sera potrebbe trovarsi in linea anche con la Roma, che attende la Sampdoria puntando ad una clamorosa « tombola » di vittorie dopo la cinquina raggiunta a Vicenza, e con il Milan impegnato in casa contro il Varese. Con la Lazio a Firenze, la Juventus deve « solo » battere la Ternana ed., aspettare notizie. Una sua vittoria, un possibile pareggio nello stadio toscano, la sconfitta del Torino, i successi prevedibili di Milan e Roma, potrebbero riportarla in avanti con maggior distacco, lepre per una muta di cani già (anche se non tutti) con il fiato grosso. A questo punto della stagione — se la Lazio non rompe gli Indugi passando con autorità a Firenze — la squadra di Bonlperti e Parola deve temere più se stessa, le sue incertezze, che gli avversari. La gara contro la Ternana va affrontata dai bianconeri ricordando quella disputata contro il Cagliari. L'avvertimento c'è stato: ricadere in una sofferenza del genere vorrebbe dire che i guai affiorati a Roma non sono passeggeri, ma il segno di una malattia profonda. A Firenze, la Lazio sta comunque peggio. Nereo Rocco ha già dei nemici, ma prima di arrendersi vuole far diventare uomini i ragazzini che gli hanno affidato. Li ha strigliati bene in settimana, in cuor suo li vorrebbe con i capelli corti e senza auto di lusso. I tempi cambiano, ma il « paron » a suo modo ha ragione. Non quando guarda ai particolari, ma quando pretende un impegno proporzionato agli stipendi. La Lazio ha questo di vantaggio: i suoi componenti litigano magari fra loro, ma in campo sono un blocco solo. E' una grande forza. Giagnoni spera, dopo Cesena sono già spuntati discorsi sulla prossima stagione che non fanno certo bene all'ambiente rossonero. Il trainer andrebbe in campo lui, se ancora ne fosse capace. Deve gridare e basta, gli hanno chiesto di ritrovare la grinta di Torino. Su il colbacco, allora. Ricerca se stesso anche Riva, a Cesena con il Cagliari. Ritroverà Cera, come avversario. I « messicani » non disarmano ancora. b. p.

Persone citate: Castellini, Fabbri, Giagnoni, Nereo Rocco, Parola, Pulici, Riva, Santin