Mancano i fertilizzanti Raccolti '75 in pericolo

Mancano i fertilizzanti Raccolti '75 in pericolo Mancano i fertilizzantiRaccolti '75 in pericolo Molte cooperative non riescono ad ottenere dalle aziende il concime prenotato sei mesi fa - Fenomeni di borsa nera - Illegale l'ultimo rincaro? Allarme nelle campagne per la scarsità dei fertilizzanti. Le grosse industrie che dovrebbero fornirli, dicono di non poter fare le consegne. Specie le cooperative incontrano molte difficoltà. Sappiamo di una cooperativa d'acquisto nel Vercellese che, alla fine del giugno '74, aveva prenotato 3140 quintali di urea presso la Montedison. A fine ottobre — dice il presidente Carlo Goio — il responsabile della Montedison ci ha fatto capire che non avremmo ottenuto l'urea se non avessimo acquistato anche altri concimi, più sofisticati e quindi più cari. Si trattava, in particolare, d'un concime complesso, che a quella cooperativa non serviva. « A metà dicembre — è ancora Goio che parla — ci dicono che non risulta esserci alcuna ordinazione. E la Montedison ha escluso che la nostra cooperativa possa avere urea. Ci hanno dato un'opzione di 1000 quintali di solfato ammonico sfuso. I soci hanno dato risposta negativa perché usando solfato ammonico al posto di urea, la quantità di urea necessaria verrebbe loro a costare 13.000 lire il quintale invece di 9200. Inoltre il solfato ammonico è concime acido, mentre l'urea è neutro ». I risicoltori possono aspettare ancora una settimana, dieci giorni al massimo. Poi hanno due alternative: acquistare al mercato nero (pagando 13 mila invece di 9 mila); ricorrere ai commercianti che importano urea dalla Francia, e pagare 16-18 mila lire il quintale. Mentre la rarefazione dei concimi sul mercato può far ritenere che le aziende produttrici mirino ad ottenere dal governo un altro aumento dei prezzi, c'è chi dichiara che l'ult'mo aumento — quello dell'ottobre scorso — è illegittimo. L'Alleanza contadini, infatti, ha presentato al Consiglio di Stato un ricorso, chiedendo l'annullamento del decreto del Cip (Comitato interministeriale prezzi) sull'aumento dei fertilizzanti. Secondo l'Alleanza, il Cip, con quel provvedimento, è venuto meno alla sua funzione istituzionale di controllo e calmierazione dei prezzi nel pubblico interesse. Il ricorso contesta anche al Cip di non aver compiuto indagini sull'entità delle scorte presso le industrie produttrici di fertilizzanti, sui tempi del loro esaurimento, sull'incidenza dei costi. Il ricorso sottolinea ancora l'imprecisione dei dati e parla addirittura di « alcune falsificazioni »: « per l'ammoniaca — dice il documento dell'Alleanza contadini — è stato costruito un modello di produzione che non esiste; infatti sono stati scaricati su questo modello ipotetico tutti i massimi costi dei diversi processi produttivi, e così si è applicato un aumento unico del 40% sulle materie prime che non è assolutamente vero per quelle industrie, come l'Anic, che partono per avere l'ammoniaca, anziché dalla virgin nafta, dal metano ». Il presidente dell'Alleanza, on. Attilio Esposto, ha detto che il ricorso « ha un significato che va oltre l'immediato scopo di far revocare il provvedimento: si vuole ottenere che in futuro non siano più prese decisioni che incidono sull'agricoltura in maniera determinante senza consultare i più diretti interessati, cioè gli agricoltori ». In genere, l'opinione degli agricoltori è che il governo debba intervenire con urgenza: già la scorsa stagione si è concimato meno, se ora vengono a scarseggiare i fertilizzanti, si compromettono seriamente i prossimi raccolti. E' opinione comune che non possa mancare un preciso intervento pubblico in un settore così delicato come quello dei fertilizzanti. Se si continuano a lasciare le decisioni esclusivamente alle industrie chimiche, l'agricoltura rischia veramente il collasso. Gli agricoltori non possono accettare che le industrie producano soprattutto in funzione dell'esportazione: prima devono essere approvvigionati i mercati interni. Livio Durato

Persone citate: Anic, Carlo Goio, Goio

Luoghi citati: Francia