Spararono alla sposa

Spararono alla sposa Processo a Pavia Spararono alla sposa Due ladri sono condannati a undici e dieci anni (Nostro servizio particolare) Pavia, 11 gennaio. (f. m. ) Due giovani che sorpresi a rubare avevano sparato ferendo gravemente una sposina di Siziano, paesino agricolo al confine tra le province di Pavia e di Milano, sono stati giudicati dalla corte d'assise. Ritenuti colpevoli di tentato omicidio e di alcuni furti sono stati condannati. Undici anni sono stati inflitti a Marco Luzzardi di 28 anni, abitante a San Giuliano Milanese e dieci anni e quattro mesi al trentaquattrenne Luigi Savi da San Giorgio Piacentino. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a diciotto anni; erano difesi dall'avvocato Ds Fanis. La notte tra l'8 e il 9 settembre 1973 faceva caldo, un caldo afoso che impediva il sonno all'operaio Giuseppe Brambilla di 32 anni, abitante con la moglie Elisabetta Schiano, trentunenne e i due figli Emanuela e Enrico di 8 e 5 anni, al secondo piano di un moderno condominio in Circonvallazione Vicenza a Siziano. L'uomo verso le due si era affacciato alla finestra e notava, parcheggiata dinanzi all'edificio, dove è anche un negozio gestito dalla moglie, una « 1500 » targata Milano. Giuseppe Brambilla ha subito pensato ai ladri e metteva al corrente dei sospetti la moglie che si affacciava anch'ella alla finestra. A quel punto due giovani sono apparsi di corsa. Provenienti dalla casa del parroco — dove avevano rubato poche migliaia di lire — i due si sono diretti verso la «1500 ». «Cosa fate in giro a quest'ora », ha urlato il Brambilla. Uno dei due salito in auto ha avviato il motore, l'altro rivolto all'operaio ha risposto: « Non ti interessare dei fatti altrui ». L'operaio aveva impugnato il suo scacciacani. « E' armato » ha gridato uno dei ladri, poi, estratta una rivoltella ha fatto fuoco cinque volte senza esitazione. Quattro proiettili si sono conficcati nel muro dopo avere sfiorato l'operaio, il quinto ha raggiunto alla regione mascellare la donna attraversandole il collo e fuoruscendo dalla nuca. Ricoverata al «San Matteo» di Pavia, in condizioni disperate, e sottoposta ad intervento chirurgico la giovane guariva dopo lunga degenza. Qualche giorno dopo i carabinieri di Guardamiglio (Milano) arrestavano Luigi Savi e Marco Luzzardi, responsabili di numerosi furti nella zona. Risultava che erano stati in possesso della «1500» notata a Siziano, auto che avevano cercato di far demolire.

Persone citate: Brambilla, Ds Fanis, Elisabetta Schiano, Giuseppe Brambilla, Marco Luzzardi