I partiti nella scuola di Felice Froio

I partiti nella scuola Un'intensa campagna per le vicine elezioni I partiti nella scuola Roma, 11 gennaio. 1 partiti non intendono politicizzare le elezioni di febbraio nelle scuole. L'hanno dichiarato a La Stampa gli esperti degli uffici scuola. Non scenderanno in lizza con liste proprie, non faran- I no uso dei sistemi tipici del- | le elezioni politiche o ammi nistrative. Questo non vuol dire che non si occupino delle elezioni o che non abbiano mobilitato i quadri centrali e periferici per la propaganda elettorale; questa attività rientra nelle loro prerogative. Ma è importante che le elezioni in un settore cosi delicato come la scuola non si trasformino in ima competizione e comunque non vengano strumentalizzate per fini politici. «Non presenteremo liste di partito, dice l'onorevole Vittorio Cervone, dirigente dell'ufficio scuola della democrazia cristiana, perché riteniamo che la scuola debba esser vista come un momento della nostra società civile. A livello locale gli iscritti o gli elettori potranno incontrarsi su un programma e concordare una lista, escludendo però i fascisti. La società non è solo partiti o solo sindacati, esistono altri valori. Uno dei modi nuovi d'essere partito è quello di guardare al futuro, di formare cittadini più ricchi di cultura, prepararli professionalmente: se entreranno in un partito metteranno a frutto tutto quello che la scuola ha dato». L'onorevole Giuseppe Chiarante del pei rileva che il suo partito fin dall'inizio ha detto che gli organi collegiali della scuola non dovevano costituire l'occasione per uno scontro tra partiti, bensì l'occasione per mobilitare i cittadini sui problemi della scuola: «Abbiamo escluso liste di partiti, afferma, per puntare su programmi aperti a tutte le forze politiche e sociali, purché ci siano chiari obiettivi quali la democratizzazione del sistema scolastico, il diritto allo studio, la riforma delle strutture. Insomma un confronto democratico e civile su temi che interessano tutti i cittadini e soprattutto i lavoratori». «I socialisti, osserva Tristano Codignola, non presenteranno liste proprie, ma intendono confrontarsi con tutte le forze politiche su un programma ben preciso. Ci collegheremo con partiti e associazioni che condividono alcuni punti qualificanti. Per noi non è sufficiente uno schieramento antifascista, chiediamo una convergenza sul programma: lo sviluppo della scuola materna statale, l'abolizione dei patronati scolastici, la riforma della scuola secondaria superiore, garanzia che gli istituti statali non vengano surrogati da quelli privati nei futuri distretti scolastici. Noi ci batteremo per estendere il voto a tutti i cittadini, anche se non sono genitori degli alunni». L'onorevole Pier Luigi Romita precisa che anche il psdi evita liste di partito e punta su una piattaforma programmatica per gli incontri con le altre forze. «Inizialmente parliamo di liste laiche possibilmente di socialdemocratici e repubblicani che possono essere estese a tutti gli altri partiti compresi comunisti e liberali e a tutte le forze cattoliche I che accettano il programma. | Naturalmente escludiamo i fascisti. La nostra azione è rivolta soprattutto ai genito?i; per gli insegnanti lasciamo campo libero ai sindacati». Il repubblicano on. B'asini dice: «Siamo convini che queste elezioni devono mobilitare le forze politiche per dare alla scuola un contributo culturale e quindi non c'è posto per gli schieramenti di partiti. L'incontro dei partiti o delle associazioni ha come punto di riferimento un programma che si pioponga di rinnovare la scuola italiana, di arricchirla culturalmente, di renderla democratica e laica». Qualcuno ha detto che i partiti hanno speso o stanziato centinaia di milioni per queste elezioni. «Sono cifre del tutto fantastiche» risponde il socialista Codignola; « spenderemo poco o nulla », replica Biasini (pri); «7 milioni che spenderà il psdi, dice Romita, saranno pochi, non più di dieci»; «La nostra spesa, soggiunge Chiarante del pei, è molto limitata perché abbiamo scelto un tipo di propaganda che rientra nell'organizzazione del partito»; «Abbiamo stampato mezzo milione di dépliant, dice il demooristiano Cervone, faremo quadri murali per invitare i cittadini a votare, abbiamo dedicato a queste elezioni un numero de La discussione». Ma vediamo quali inziativt hanno preso o si accingono a prendere i partiti. Per la de si è mosso anche Fanfani che ha inviato a tutti i comitati provinciali e alle sezioni una circolare con precise istruzioni. Le sezioni sono invitate a sensibilizzare i cittadini alle elezioni, a promuovere assemblee di genitori, docenti e studenti per dibattere i problemi della s.uola. Poi dovranno inviare a Roma eventuali critiche emerse dai dibattiti. Una pagina la settimana de II Popolo è dedicata ai decreti delegati. Il pei si è mosso fin dall'estate. Di queste elezioni e dei decreti delegati si è parlato nei Festival dell'Unità. GÌ? Editori Riuniti (la casa editrice del pci> hanno stampato un libro che riportava gli atti del convegno sulla scuola del partito e che si è esaurito in pochi mesi. Tutti i quadri periferici sono mobilitati per queste elezioni e ovunque si prendono iniziative per assemblee di partito e c on altre forze politiche. Il partito socialista terrà un convegno a Montecatini il 24, 25, 26 gennaio; sta preparando manifesti murali, ha dedicato ai decreti oelegati alcuni numeri della rivista Politica e scuola, ha mobilitato le federazioni provinciali e le sezioni a promuovere assemblee. Il psdi ha già organizzato sei convegni interregionali e un altro, per iniziativa del' Associazione nazionale per il progresso della cultura, sarà messo in cantiere a giorni. In periferia si organizzano assemblee e riunioni. Il partito repubblicano punta soprattutto sulle iniziative di tutti i simpatizzanti. Presto uscirà un volumetto della commissione scuola dal titolo Una scuola di nuovo modello; La Voce Repubblicana tutti i venerdì dedica una pagina alla scuola; le sezioni sono mobilitate per sensibilizzare l'opinione pubblica. Felice Froio

Persone citate: Biasini, Cervone, Chiarante, Codignola, Fanfani, Giuseppe Chiarante, Pier Luigi Romita, Romita, Tristano Codignola, Vittorio Cervone

Luoghi citati: Montecatini, Roma