Un vertice a Barcellona dei capi di Ordine nero

Un vertice a Barcellona dei capi di Ordine nero Si sono dati convegno l'altro giorno Un vertice a Barcellona dei capi di Ordine nero Al loro rientro in Italia, il giudice Violante dispone una serie di perquisizioni - Nuovi mandati di cattura per undici neosquadristi L'inchiesta del giudice istruttore Violante suUe « trame nere » è prossima a nuovi, clamorosi sviluppi. Mentre prosegue gli interrogatori degli indiziati e perfeziona la motivazione dei mandati di cattura — come riferiamo più avanti —, il magistrato continua la sua indagine a vasto raggio sull'organizzazione eversiva di destra. Ieri ha ordinato una serie di perquisizioni, a Bologna e a Roma, in casa di estremisti che avevano partecipato, nei giorni scorsi, ad una importante riunione internaz-onale di neo-fascisti che sarebbe avvenuta a Barcellona, o, secondo un'altra fonte di informazione, in una cittadina francese. Al ritorno dal « vertice », i principaU esponenti della strategia nera si sono visti arrivare in casa gli uomini deU'antiterrorismo, con un mandato di perquisizione firmato dal dott. Violante. Non hanno fatto in tempo a nascondere o distruggere il materiale raccolto durante la riunione all'estero, che è stato sequestrato. Nel prossimi giorni, forse oggi stesso, sarà consegnato al giudice. Tutta l'operazione, ancora in pieno svolgimento, è coperta dal riserbo più assoluto. Non si fa mistero su una cosa sola: le perquisizioni hanno avuto un esito positivo, superiore alle aspettative. Ancora colpi di scena nell'Inchiesta del giudice Violante su «Ordine Nuovo» e 1 campi paramilitari in Val Susa: il magistrato ha spiccato .eri pomeriggio altri 11 mandati di "Sicura contro Salvatore Francia, l'ex federale Mario Pavia, Adriana Pontecorvo, Roberto Rigon, Giancarlo Cartocci, Giovanni Pierri, Vittorio Ambroslnl, Giuseppe Stasi, Roberto Glbbin e Rodriguez Garda per attentato alla costituzione dello Stato. Per altre 8 persone, Gualtiero ] Pitton, Luigi Caramorl, Marco Candusso, Matteo Omegna, EmtUo Ravallese, Felice Mirando, Antonio Usai ed Emilio Garrone, già tutti arrestati l'anno scorso e rimessi alcune settimane fa in libertà provvisoria, è stato compilato il mandato di comparizione. Tutti gU imputati sono nomi già noti, che dal luglio del 1972, da quando Violante iniziò l'indagine, sono andati via via ad arricchire i fascicoli della Procura con una continua escalation del capi d'accusa. Dall'Imputazione di aver organizzato campi paramilitari a Pramand la loro posizione si è poco alla volta aggravata: cospirazione politica mediante associazione denominata «Ordine Nuovo» fino al reato contestato ieri. I mandati di cattura parlano di «attentato alla costituzione attraversoiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii a a o l'addestramento dì militanti ad azioni di sabotaggio, all'uso delle armi, alla confezione di ordigni e attraverso la partecipazione o campi paramilitari di squadre armate con il compito di provocare disordini e appoggiare reparti mi] Mari in servizio di ordine pubblico, allo scopo di abolire partiti politici, sindacati, organi costtiu rionali». Finora soltanto Salvatore Francia, Rodriguez Garda, Roberto Rigon e Giuseppe Glonigi sono sfuggiti alla rete della giustizia: i primi due sono in Spagna, gU altri sono riusciti a far perdere ogni traccia di sé. Meno fortunati 1 «colleghi», detenuti In diverse carceri: Pavia, Pontecorvo, Glb bln, Pierri e Ambroslni sono alle «Nuove», Giancarlo Cartocci «Regina Coeli», Giuseppe Stasi nel penitenziario di Lecce: con identi ca impassibilità hanno appreso la notizia della nuova grave imputazione. Gli interrogatori proseguiranno nel prossimi giorni, facile prevedere 11 comportamento processua le degli indiziati: silenzio assoluto, sorrlsetti beffardi e alzate di spalle alle contestazioni più tangenti del giudice, la solita formula ripetuta fino alla monotonia: «Mi avvalgo della facoltà concessami dalla legge di non risponde re. D'altra parte sono accuse in fondate, non so nulla». Mutismo o no, la Usta degli imputati sembra destinata ad allungarsi ancora * Materiale per 20 milioni è stato rubato ieri notte dal magazzino di corso Duca degU Abruzzi 54 della casa tedesca Aeg-Telefunken. Il bottino comprende radio, televisori, registratori e musicassette, nonché un motofurgone del quale i ladri si son serviti per andarsene con la refurtiva. Crtddpnosuauslpmug«piiiiiiiiiiiiiiriiiiiiiiiiiiiriiiiEiiiiiiuiiiiii iiiiciitiii L'industriale Mario Pavia e Salvatore Francia

Luoghi citati: Barcellona, Bologna, Italia, Lecce, Pavia, Roma, Spagna