Torino ha scelto la pallavolo quasi settemila al Palasport

Torino ha scelto la pallavolo quasi settemila al Palasport Torino ha scelto la pallavolo quasi settemila al Palasport Se il tennis, come dice Gianni Clerici nel suo meraviglioso libro sullo sport della racchetta, ha 500 anni, la pallavolo può fare risalire le sue origini, piuttosto che al professore statunitense William Morgan che ne fisso le regole dal 1893 al 1896, addirittura alla Nausicaa di Omero. In Italia è sport federalmente giovane. L'anno di fondazione è il 1946. L'ascesa fu molto lenta. Un vivacchiare in periferia senza mai sfondare nei grandi centri. Sport per pochi intimi. Poi la diffusione ha ricevuto il colpo d'ale. Mercoledì sera a Torino ha ricevuto la laurea a sport spettacolo. Un successo senza precedenti. Un pubblico da finale olimpica mai visto in Italia per una gara di pallavolo. Poco meno di settemila i presenti e molti non sono entrati per non fare la lunga coda al freddo dietro i botteghini. Un incasso di sei milioni e mezzo da fare invidia addirittura a club calcistici delle leghe semiprofessionistiche. Torino aveva già risposto In modo travolgente al richiamo della pallavolo quattro anni fa in occasione delle Universiadi, ma allora il concorso di pubblico fu graduale con l'ascesa della squadra azzurra che doveva poi conquistare la medaglia d'oro. Questa volta il richiamo è venuto da una squadra di club, ed il pubblico è quasi raddoppiato rispetto a quello che gremì la volta di Pierluigi Nervi ad Italia 61. Sono giunte carovane di appassionati da tutto il Piemonte, il palasport si è riempito di un pubblico appassionato e competente. Un pubblico che ha tifato, sofferto, applaudito i protagonisti di una grande sfida fra due squadre che rappresentano la « nouvelle vague » del volley nazionale. Cus Torino ed Ariccia hanno rotto, infatti, la tradizionale egemonia tosco-emiliana che ormai ha la sua ultima roccaforte nei campioni d'Italia in carica della Panini Modena. Sport giovane, moderno, spettacolare sempre. Mercoledì sera il pubblico è uscito più che soddisfatto dopo aver assistito ad un grande avvenimento sportivo. Il merito di averlo attirato va ai due complessi che a livello dirigenziale hanno agito con una sagacia ed una competenza che negli ultimi anni hanno fatto difetto alla politica federale la quale ha rincorso in modo fallimentare exploits azzurri mai più realizzati dopo l'Universiade torinese. Torino, città difficile, dopo il calcio, ha scelto la pallavolo. Dopo Cus Torino-Ariccia I torinesi sono convinti di avere optato per il meglio. Rino Cacioppo Un «muro» di Pilotti sull'attacco dello statunitense Kilgour (foto «La Stampa» - Bodo)

Persone citate: Gianni Clerici, Kilgour, Pierluigi Nervi, Pilotti, Rino Cacioppo, William Morgan