Gli "itinerari,, di un Paese reale

Gli "itinerari,, di un Paese reale Gli "itinerari,, di un Paese reale Ignoro la tiratura della rivista Itinerari, che è ora nel ventunesimo anno di vita, avendo a fondatore, direttore, redattore, Francesco C. Rossi: la più personale delle riviste, che ha collaboratori, che variano ad ogni numero, ma s'impersona in un uomo. Non è rivista che si acquisti nelle edicole; ma sarebbe bene fosse molto letta. Si dice mensile; in realtà ogni due, tre, quattro mesi pubblica un volume dedicato ad un unico tema: l'ultimo, Meridionalismo e Mezzogiorno, di 355 pagine. I temi sono politico-sociali; per ricordare alcuni dei fascicoli più recenti, L'Adriatico riscoperto a Trieste, Un'alternativa politica alla situazione economica, Dove va la Democrazia cristiana?. Alla ricerca di una città (Genova, dove la rivista nacque, e che fu oggetto di particolare attenzione nei suoi primi anni: del '58 Contadini in Liguria; del '63 La scoperta di Genova, felicissima anatomia di una società cittadina, che smentiva anche alcune affermazioni tradizionali; del '64 Liguria anno zero; del '69 Liguria tra invenzione e realtà). In queste analisi economiche, politiche e sociali, di regioni, di ceti, di partiti, sono naturalmente tenuti presenti i dati obiettivi: densità di popolazione, consumi, energia impiegata nelle industrie, disoccupazione; ma soprattutto si cerca di far parlare i protagonisti, gli uomini rappresentativi dei vari stati d'animo, che possono anche essere uomini umili. Quello che in ogni numero emerge è un quadro di opinioni, di desideri, di nostalgie, di rancori: le pietruzze del mosaico, dal disegno tutt'altro che composto ed armonioso, che raffigura l'Italia. Nel suo Viaggio in Italia Goethe scriveva (da Terni, ottobre 1786): «Bisogna sentir discorrere la gente del popolo per avere un'idea viva di tutta una regione »; e chi è interessato agli uomini più che ai paesaggi ed ai monumenti, chi guarda ai vivi più che ai morti, non può sentire diversamente. Né dice cosa diversa il nostro Soldati, quando chiude La messa dei villeggianti, dopo una conversazione con un modestissimo pensionato ed il fornaio di un paesello, col monito: « Bisognerebbe girarlo (il nostro Paese) umilmente a piedi, o. Perdurando le agitazioni per 11 rinnovo del contratto di lavoro, oggi le « Cronache dei libri » escono, ridotte, in terza pagina. tutt'al più, in bicicletta, e scoprirlo così... ». Itinerari segue questa direttiva: alternare la visione delle cose quale emerge da dati e da cifre, con le opinioni ed i giudizi di economisti, di segretari provinciali di partiti, anche di operai e contadini. Se si tratta di Genova, legge i verbali del consiglio del Consorzio autonomo del porto, ove il rappresentante degl'industriali spiega perché non si facciano investimenti privati nell'area portuale e il rappresentante della gente di mare afferma: « I marittimi dei rimorchiatori subiscono rapporti di lavoro arretrati, spesso intollerabili »; e per la parte urbanistica ascolta le critiche dello studioso e le osservazioni dell'ingegnere capo del Comune; per quel ch'è industria, intervista l'alto funzionario dell'Iri, liquidatore dei Cantieri del Tirreno, il presidente della industria dolciaria Saiwa; per l'economia è l'ex-direttore del Corriere mercantile a dire: il sistema fiscale e sindacale non consentono vita facile al piccolo e medio imprenditore genovese. Nel numero dedicato al Mezzogiorno, comprensivo di Sicilia e Sardegna, una sfila¬ ta di personaggi a ogni livello dicono la loro opinione: che qualche volta contrasta con i dati obiettivi. Non potrebbe essere diversamente: dove c'è la lotta per la sopravvivenza, la difesa del posto di lavoro, in buona fede si tende a vedere roseo nell'avvenire di una impresa, ad assicurare che il passivo d'oggi sarà compensato dagli utili di domani. E c'è poi la passione politica, comunisti e socialisti ostili alle imprese private, quelle col «padrone». Buone pagine anche sulle ideologie, le regioni povere che si credono sempre sfruttate nelle loro magre risorse dalle regioni ricche (oggi dovremmo dire: meno povere), le regioni con una relativa floridezza che ripetono giudizi tradizionali sulla inettitudine ad organizzarsi ed a produrre economicamente delle regioni povere. Uno « spaccato » che rivela i contrasti di giudizi e di opinioni e conferma che nessuno può vedere se non attraverso la lente del proprio interesse o della propria passione politica. Ma è bene averlo presente, a ricordare il discorde sentire degl'italiani di fronte ad ogni problema concreto. A. C. J emolo

Persone citate: Francesco C. Rossi, Italia Goethe, Soldati

Luoghi citati: Genova, Italia, Liguria, Sardegna, Sicilia, Trieste