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I caccia di Thieu bombardano le sedi dei comandi vietcong Nei "raids„ sarebbero morti molti civili I caccia di Thieu bombardano le sedi dei comandi vietcong Saigon, 8 gennaio. L'aviazione del Vietnam del Sud ha bombardato le posizioni dei vietcong a nord di Saigon; i guerriglieri del "Grp" sostengono che le incursioni hanno provocato molte vittime fra i civili. In Cambogia, le forze governative hanno riconquistato un'altura strategica alla periferia di Phnom Penh; il comando cambogiano sostiene che 16 suore buddiste sono state trovate nella vicina pagoda, violentate e assassinate dai "Khmer rossi". I cacciabombardieri sudvietnamiti forniti dagli Stati Uniti hanno colpito il quartier generale vietcong a Loc Ninh e il capoluogo provinciale di Phuoc Binh, conquistato dai guerriglieri. Il portavoce del comando saigonese, tenente colonnello Do Viet, ha detto che le incursioni sono state «un'azione difensiva», ed ha sostenuto che i nordvietnamiti e i vietcong si servono di Loc Ninh e di altre basi nella regione come zone operative per attacchi contro la città di Phuoc Binh. Egli ha affermato che tutti gli aerei sono rientrati indenni a Bien Hoa. La delegazione vietcong presso la commissione militare congiunta di Saigon ha definito le incursioni «un atto criminale», sostenendo che sono state inflitte pesanti perdite alla popolazione civile e gravi danni alle zone occupate dai guerriglieri. Il ministero degli Esteri nordvietnamita, citando l'ac¬ cordo di Parigi sul Vietnam, «esige con fermezza» che «l'amministrazione Ford cessi completamente qualsiasi impegno militare ed ogni ingerenza negli affari interni nel Vietnam del Sud». Dopo avere affermato che la portaerei «Enterprise» incrocia attualmente 470 chilo/ metri a largo delle coste sudvietnamite il documento, citato dall'agenzia nordvietnamita, dichiara fra l'altro: «L'amministrazione Ford, disprezzando l'accordo di Parigi sul Vietnam, prosegue l'impegno militare e l'intervento americano negli affari interni del Vietnam del Sud, fornendo alla giunta di Nguyen Van Thieu sempre più dollari ed armi, affinché possa intensificare la guerra e sabotare i negoziati». (Ansa - Afp - Ap)