I programmi dell'Efìm e dell'Egam

I programmi dell'Efìm e dell'Egam Sette e Einaudi alla commissione Bilancio della Camera I programmi dell'Efìm e dell'Egam Per l'Ente gestione aziende minerarie, investimenti per 1573 miliardi nel prossimo quinquennio Roma, 8 gennaio. Con l'audizione dei presidenti dell'Efim, avvocato Pietro Sette, e dell'Egam, avvocato Mario Einaudi, la commissione Bilancio e programmazione economica della Camera ha proseguito oggi la sua indagine conoscitiva sulle condizioni e sui programmi delle aziende a partecipazione statale. L'Efim (Ente per il finanziamento dell'industria manifatturiera) conta attualmente una forza lavoro di oltre 41 mila unità ed opera in particolare nei settori dell'alluminio, aeronautico, alimentare, turistico, della carta e cellulosa, del materiale ferroviario, cantieristico e del vetro. Pur non essendo ancora disponibili i dati relativi al 1974, l'avvocato Sette ha dichiarato che il fatturato complessivo è notevolmente aumentato facendo registrare rei 1973 un incremento del 30 per cento rispetto all'anno precedente. Il gruppo ha avuto una espansione produttiva e commerciale soprattutto nei settori dell'alluminio e del materiale rotabile per trasporti pubblici. Risultati positivi si sono avuti anche nei comparti agricolo-ali- mentare, del vetro e della carta. Per quanto riguarda in particolare gli alimentari, l'avvocato Sette ha rilevato che, con l'approvazione da parte del Cipe del piano di intervento predisposto in base alla legge 7 maggio 1973, l'attività dell'Efim è destinata ad accrescersi ed allevierà il paese di parte degli oneri delle importazioni (è previsto un risparmio di valuta di oltre 130 miliardi l'anno). Gli investimenti, per 290 miliardi di lire, 161 dei quali nel Mezzogiorno, sono diretti verso i settori della carne, del pesce, del vino, dell'industria conserviera e della distribuzione. Il presidente dell'Efim ha tuttavia lamentato due fatti e cioè che il piano non è stato ancora finanziato, al pari di altri programmi dell'Ente, e che i crediti verso lo Stato ammontano ad oltre cento miliardi. Il presidente dell'Egam (Ente gestione aziende minerarie), avvocato Mario Einaudi, ha detto che il fatturato complessivo del gruppo è stato, nel 1974, di 665 miliardi, superiore cioè del 115 per cento a quello dell'anno precedente, mentre l'occupazione ha raggiunto circa 40 mila unità, rispetto alle 22 mila del 1971. Einaudi ha osservato che in seseguito all'azione intrapresa, l'Egam è divenuto in ciascuno dei tre settori in cui opera (minerario e metallurgico; siderurgia speciale, meccano-tessile) il più importante operatore nazionale. Soffermandosi poi ad illustrare i programmi del prossimo quinquennio delle aziende del gruppo, ii presidente dell'Ente ha precisato che gli investimenti previsti ammonteranno a 1573 miliardi di lire, con un fabbisogno finanziario complessivo che sfiora i 2 mila miliardi. Gli investimenti destinati al Mezzogiorno ammontano a 767 miliardi e 900 milioni, pari al 63 per cento degli investimenti in impianti programmati per il territorio nazionale. Dopo essersi sofiermato sui diversi settori dei programmi di investimento previsti (minerario e metallurgico: 920 miliardi; siderurgico: 560 miliardi; meccanotessile: 90 miliardi e 400 milioni), il presidente dell'Egam ha definito significativi i risultati economici dell'Ammi e della Cogne che costituiscono il nucleo originario delle aziende trasferite al gruppo il cui cronico andamento negativo risale al periodo post-bellico. Queste due aziende che negli anni scorsi hanno rappresentato il 6070 per cento delle perdite dell'Egam — ha osservato Einaudi — hanno raggiunto nel 1974 il pareggio. Quanto alle aziende acquisite dalla Montedison, hanno invece chiuso il bilancio del 1974 con notevoli utili. Il presidente dell'Egam ha anch'egli rilevato che l'attività del gruppo non ha trovato adeguato riscontro per quanto riguarda la copertura dei fabbisogni finanziari, nell'apporto di mezzi di provenienza pubblica, per cui gli ingenti mezzi finanziari all'attività dell'Ente sono stati ricercati ricorrendo principalmente all'indebitamento. Einaudi ha sollecitato l'erogazione delle quote del fondo di dotazione di competenza degli esercizi '74-'75, ormai maturate e l'adeguamento del fondo di dotazione all'ampliamento dei programmi originariamente previsti dall'Egam. La commissione ascolterà domani il presidente dell'Eni, Girot- ti. fr.

Persone citate: Einaudi, Mario Einaudi

Luoghi citati: Roma