Giscard è stato la prima "stella,, della nuova televisione francese di Alberto Cavallari

Giscard è stato la prima "stella,, della nuova televisione francese È comparso nei tre programmi della tv riformata Giscard è stato la prima "stella,, della nuova televisione francese (Dal nostro corrispondente) Parigi, 7 gennaio. La riforma della televisione francese è stata lanciata fragorosamente ieri sera. Sul vetro del video, l'euforica partenza è stata festeggiata come una data «storica», in una profusione di divi e di politici, Giscard alternato a Brigitte Bardot, Mitterrand contrapposto a Barbara, Yves Montand appaiato a Juliette Greco. In un mondo che vive di mass media e di circenses è del resto logico che si dia più peso a una riforma della televisione che a una riforma ospedaliera. In un mondo, poi, dove le televisioni sono tenacemente allergiche alle riforme (come quella italiana) è ancora più logico che certi cambiamenti vengano solennizzati. Come cambia la televisione in Francia? La legge del 7 agosto '74 ha sepolto il vecchio ente radiotelevisivo Ortf, risuscitando dalle sue ceneri ieri sera sette società autonome: una per le trasmissioni radiofoniche, tre per le trasmissioni televisive, una per gl'impianti di diffusione, una per la produzione, una per gli audiovisivi. Le sette società sono tra loro autonome, ciascuna con propri presidenti, direttori, amministratori, organici, collaboratori, bilanci. Le prime quattro — che decidono e trasmettono i programmi — sono soltanto connesse funzionalmente alle altre tre destinate a produrli e a diffonderli. Nell'insieme sono poi connesse allo Stato, da cui dipendono per i finanziamenti, e al governo da cui dipenderanno sempre per certe scelte. Ma lo Stato ha stabilito di finanziarle in base ai dati di gradimento, il governo ha promesso il massimo di autonomia e la fine della censura. Il cambiamento è fatto in nome della liberalizzazione, della competitività, delle leggi di mercato, del decentramento. Naturalmente è presto per giudicare la bontà della riforma, l'utilità del metodo scelto, il risultato politico di essa. Ognuna delle tre società che sostituisce le vecchie tre catene televisive si è presentata al puoblico promettendo tutto, in una vendemmia di buone intenzioni. Il presidente della Repubblica si è fatto in tre (non per modo di dire) per assicurare successo al lancio della sua riforma, pronunciando tre discorsi nella stessa sera. Ma resta sempre da vedere se la competizione sarà effettiva, se gl'indici di gradimento non verranno manipolati, se la censura giscar- diana (che ha già mostrato le unghie contro la radio privata Europa Uno) accetterà le regole del gioco. Soprattutto, resta da vedere se questa riforma sarà effettivamente una riforma di struttura, com'essa si presenta, tra le molte riforme di atmosfera, di stile, e di aria fritta che caratterizzano il nuovo regime. Valéry Giscard d'Estaing, che sembra sempre più impegnato nel lancio del «prodotto presidenziale», con uno stile pubblicitario all'americana senza più limiti, ha subito usato la nuova televisione per perfezionare la propria immagine. Dopo aver speso i primi giorni dell'anno a colazione Alberto Cavallari (Continua a pagina 2 in terza colonna)

Persone citate: Brigitte Bardot, Giscard D'estaing, Juliette Greco, Mitterrand, Yves Montand

Luoghi citati: Europa, Francia, Parigi