Lo Scià ha iniziato a Amman colloqui coi "moderati,, arabi

Lo Scià ha iniziato a Amman colloqui coi "moderati,, arabi Lo Scià ha iniziato a Amman colloqui coi "moderati,, arabi Tel Aviv, 6 gennaio. L'arrivo ad Amman dello Scià dell'Iran e dell'imperatrice Farah per una visita di tre giorni offre l'occasione a considerazioni di carattere politico, anche perché i sovrani di Persia si recheranno, subito dopo, al Cairo. Gli ambienti vicini al governo giordano affermano che le conversazioni di Amman riguarderanno il conflitto mediorientale, ma anche il compito di mediazione che Hussein dovrebbe assumere, secondo le decisioni del vertice di Rabat, per risolvere la quinquennale disputa tra l'Iran e l'Iraq a proposito dei confini. In Israele si sottolinea tuttavia che uno degli aspetti interessanti di questa visita e delle recenti attività del sovrano ashemita sta nel ritorno di Hussein alla ribalta della politica attiva. Il fatto che la conferenza quadripartita del Cairo tra l'Egitto, la Siria, la Giordania e l'Olp, si sia conclusa con un'intesa tra il regno giordano e l'«Organizzazione per la liberazione della Palestina» (rappresentati, rispettivamente, da Zaid Rifai e da Faruk Kaddumi) per cooperazione bilaterale e per far cessare la reciproca propaganda ostile è abbastanza significativo. Il comunicato, che ha concluso la riunione del Cairo, seppur generico, indica che la Giordania ha accettato di por fine alla politica isolazionista.

Persone citate: Faruk Kaddumi, Zaid Rifai