"Espedienti,, delle compagnie di Giuseppe Alberti

"Espedienti,, delle compagnie LE NOTIZIE SULL'ASSICURAZIONE "Espedienti,, delle compagnie Chi si occupa di infortunistica stradale (avvocati, periti, ecc.) sa che in questo periodo molte compagnie di assicurazioni tengono gli uffici sinistri chiusi per gli « inventari » di fine anno. Vi sono però molte imprese che approfittano di questa circostanza prorogando la chiusurr. dei loro uffici (quelli adibiti all'incasso dei premi versati dagli assicurati rimangono aperti) per un mese intero. Chi ci scapita (poiché la lira continua a slittare) sono coloro che da molto tempo attendono di essere rimborsati dei danni. Nel 1974 infatti il costo della nostra lira ha toccato punte vertiginose. A volte gli interessi che si ottengono dai depositi di conto corrente sono notevoli. Altrettanto costosi risultano i « finanziamenti » a breve e medio termine. Ouindi amministrare anche solo per poche settimane decine di miliardi di lire consente la realizzazione di interessi per somme consistenti. Non si tratta sempre e soltanto di questioni del genere, vi sono le compagnie che chiudono solo per ragioni tecniche. Ma al l'opposto vi sono quelle che uvctecnainttsnt(sptapprdgslelaamstpcudpuntualmente a corto di soldi, ' c usano l'espediente delle « riser- ve » come uno dei tanti per procrastinare il pagamento e, a voi- te, vi ricorrono ripetutamente nel corso dell'anno quando non san-no in qual altro modo sottrarsi ai solleciti. Al danneggiato, che in fondo è il " creditore spet- terebbe il diritto di trovare aperti nel normale orario d'ufficio gli sportelli delle compagnie, invece non solo è costretto a tener conto del fatto che esse osservano (salvo poche eccezioni) gli orari più diversi e capricciosi, limitando l'accesso del pubblico a poche ore settimanali, ma ha perfino la sorpresa della chiusura per le « riserve » di fine d'anno. Se si vogliono evitare gli aggravi di inutili spese legali questo è il sistema peggiore. La legge ha concesso 60 giorni, dalla raccomandata alla compagnia all'inizio di un'eventuale causa ma questi 60 giorni debbono esser utilizzati per istruire la pratica, avvicinare il danneggiato, possibilmente al cuo domicilio, concordare il danno e pagarlo. In caso contrario i rinvìi, gli uffici chiusi, le serrate di fine d'anno non serviranno ad altro che a trasformare in liti, prati- | ; 1 che che potevano essere definite amichevolmente. Qualche compagnia si è mossa su questa strada, ma moltissime hanno interpretato i 60 giorni come una semplice dilazione in cui restare inattive, speculando poi ulterior- l mente sul fatto che molti dan- neggiati non hanno inviato subito la raccomandata e lo fanno solo dopo aver inutilmente tentato la via amichevole. ★ * • Da anni — scrive P. G. Moretti di Roma — colleziono francobolli. In agosto ho avuto la vi| sita dei ladri nel mio alloggio e, fra l'altro, si sono imposses| sali di alcune serie di valori poI stali. Nel denunciare il fatto al| la società di assicurazione presso cui avevo stipulato una polizza contro i furti, apprendevo che le " collezioni In genere " debbono essere indicate separatamente nel contratto assicurati1 vo. Risultato: nessun risarcimento. E' regolare il rifiuto della I compagnia? ». Certo. Leggendo la sua polizza vedrà che in essa, come sem• pre avviene, si precisa che le ; « collezioni in genere » debbono essere garantite con apposite clausole e particolari condizio¬ ni. Infatti per questo genere di « rischio » le compagnie pretendono un premio maggiore che non per i rischi normali. Giuseppe Alberti

Persone citate: Moretti

Luoghi citati: Roma