Tutte le altre temono la vittoria bianconera

Tutte le altre temono la vittoria bianconera Tutte le altre temono la vittoria bianconera Incontrammo Giampiero Boniperti alla viglila di Italia-Bulgaria, gli chiedemmo se sarebbe andato a Genova. «No, — fu la secca risposta — perché devo andare a Roma ». — Domani, a che lare a Roma? « Non domani, il 5 gennaio. E' quella la partita che conta ». // presidente della Juventus è senza dubbio il più « caricato » fra I protagonisti diretti ed Indiretti dell'odierna sfida romana. Che papà Lenzini faccia pronostici rientra nella consuetudine, ma la grinta di Giampiero è quella del giorni decisivi. Chiaro che se riesce a regalarne metà ai giocatori — che sentono la gara, ma senza dubbio non intensamente come il loro massimo dirigente — I bianconeri passano senza danni sul prato dell'Olimpico. Boniperti è teso, malgrado sia l'unico a poter affrontare la giornata t,i piena serenità, con il sorriso sulle labbra, visto che comunque vada la sua squadra resterà al comando. Ad onta delle dichiarazioni secondo le quali « la fuga della Juventus non preoccupa ancora » rilasciate da tecnici, giocatori e dirigenti avversari. In realtà hanno tutti una fifa boia del turno di oggi. E' certamente più giustificato il loro timore in una vittoria della capolista, che non quello di Boniperti per una sconfitta. Chi ha tutto da perdere oggi sono i rivali, non la Juventus. E' vero che, dicono i suoi amici, Boniperti dopo scudetti vinti al millimetro vorrebbe conquistarne uno alla grande, con un bel margine, in modo da poter vedere le ultime partite della stagione sino al novantesimo minuto. Desiderio comprensibile, ma un tantino esagerato: un conto è assicurarsi lo scudetto, un conto è ammazzare il campionato. La Juventus al momento, comunque, non ha nulla da temere anche se dovesse uscire battuta dalla sfida con la Lazio: semmai deve soltanto preoccuparsi della tenuta alla distanza. Per noi, la svolta per i bianconeri arriverà a marzo, al mutare della stagione. Sarà a quel punto che potrebbe verificarsi una flessione di rendimento alla quale Parola forse sta già pensando, e pensando anche al modo di renderla il più sopportabile possibile. Se la Lazio ha almeno la soddisfazione di giocarsi i punti testa a testa con i leaders della classifica, le altre squadre stanno a guardare, speranzose di non commettere a loro volta imperdonabili passi falsi in un turno che pare per molti di attesa abbastanza agevole. Il Torino, con un Pulici di nuovo ciclone (Fabbri in settimana, a parte quello che si è visto sul campo, ha probabilmente parlato chiaro ai due cannonieri che cominciavano a darsi cornate a vicenda] deve stare attento al ritmo del Varese, il Milan rischia qualcosa a Cesena dove la squadra di casa ha assoluta lame di punti, Inter e Napoli si specchieranno nel loro guai a San Siro, la Fiorentina si troverà nell'occhio del ciclone perché tale sarà il Sant'Elia a Cagliari dato che Gigi Riva ha accettato di anticipare il ritorno (rispetto alle sue reali condizioni di tenuta) per compensare l'alletto dei sardi nei suoi confronti. Il rientro di Riva è importante, ovviamente, al di là degli interessi del Cagliari: torna un grosso protagonista del nostro calcio, il meno che si possa augurargli è che — finalmente — / suol malanni siano Uniti. Di altro non ha bisogno, solo di salute. Se la gamba - tiene » e se avrà l'umiltà di lavorare con Radice più a londo di quanto non abbia fatto sinora, alla prossima campagna trasferimenti ci sarà di nuovo battaglia. Suo malgrado. Bruno Perucca Classifica .Inventus punti 18 Lazio 15 Milan 14 Torino 14 Napoli 13 Fiorentina 13 Inter 12 Roma 12 Bologna 11 Varese 9 L. Vicenza 9 Sampdoria 8 Ternana 7 Cesena 7 Cagliari 7 Ascoli 7 L'arbitro Michelotti di Parma dirigerà la " partitissima "

Persone citate: Boniperti, Bruno Perucca, Giampiero Boniperti, Gigi Riva, Michelotti, Pulici, Radice, Riva