NEVE E SPORT di Gigi Mattana

NEVE E SPORT NEVE E SPORT Al sole dell'Andalusia Gli sciatori italiani aspettano ancora fiduciosi la neve promessa dai meteorologi mesi fa: chi non ha voglia di attendere e (in barba a tutte le crisi e le casse integrazione) può sciare ugualmente spendendo di più, ha già scelto le piste straniere: la Francia per i supersportivi, la Svizzera per i tradizionalisti un po' snob, gli Stati Uniti per i quasi miliardari. Pochi però pensano che esista una località dove il sole, quello bruciante, e la neve vadano a braccetto come in Spagna, sulla Sierra Nevada. Dopo 700 anni di dominazione araba Granada tornò nelle manidei.re spagnoli, qui Isabella "B'écise di finanziare il viaggio di Cristoforo Colombo, qui Boabdil il Piccolo, ultimo monarca arabo pianse guardando le montagne innevate allontanandosi per sempre con le sue truppe dalla Spagna. A soli 35 chilometri da quella meraviglia architettonica che è Granada, sorge ora un centro sciistico che può reggere senza problemi la concorrenza delle località più rinomate di Francia o d'Italia: già il nome, Solyneve è tutto un programma. Dalla città dei mori e dei re cristiani una strada panoramica attraversa boschi con ogni tipo possibile di vegetazione, dagli ulivi ai vigneti, dai faggi fino alle pinete per finire in una sorta di vasto altipiano, a 2100 metri di quota, senza alberi, in cui sorge già un centro residenziale in grado di ospitare parecchie migliaia di persone e da cui si innalzano dolci pendii, tutti adatti alla pratica dello sci, fino alla punta della Veleta (la banderuola), a 3470 metri. Solyneve è un cocktail insieme placido ed esplosivo fatto di folc ore e di flemma andalusi, di dilettantismo di chi sperimenta per la prima volta una formula di successo, di cosmopolitismo della clientela, dai tedeschi ai marocchini, dai canadesi ai portoghesi. Due telecabine che arrivano fino alla sommità della Veleta e tre seggiovie di notevole sviluppo costituiscono l'ossatura degli impianti, completati da dieci skilifts per tutti i gusti, da quelli adatti ai principianti a quelli con oltre 400 metri di dislivello. Gli impianti possono « scaricare » sui 40 chilometri di piste diecimila persone l'ora e anche i tracciati sono all'altezza delle aspettative di una stazione che si attende un notevole futuro: dalla « Panoramica » lunga oltre !,ette chilometri su 1300 metri di dislivello, alla impegnativa Olimpica lunga tre chilometri e mezzo e su cui si spera di disputare il prossimo anno competizioni di Coppa Europa fino ad altri tracciati dai nomi accattivanti: El Zorro, El Rebeco, Los Penones. E tutto ciò con prezzi ancora interessanti per la nostra lira disastrata e un sole che è un invito all'abbronzatura. Con lo slittino in Val d'Aosta Da quando Erika Lechner vinse la medaglia d'oro alle Olimpiadi qualcuno scoprì che anche in Italia lo slittino era uno sport abbastanza seguito; molti però credono ancora che il « parente po¬ vero » del bob sia appannaggio esclusivo dell'Alto Adige. In Val d'Aosta invece esiste, ed è in via di ulteriore sviluppo, una magnifica pista nel vallone del Pieiller del comune di Fenis. Con partenza a 1562 metri e arrivo a 1398 di quota il tracciato copre i 163 metri di dislivello in 1145 metri con una pendenza media del 14 cento e 17 curve. In un libro lo sci della solitudine Chi non sopporta ie code agli skilifts, le discese gomito a gomito con centinaia di persone, le bucce d'arancia sulla neve, chi sa sciare almeno discretamente, chi ama la montagna è inevitabile che prima o poi si accosti allo sci alpinismo. Anche se ormai esistono scuole molto efficienti il calendario delle gite è necessa¬ riamente un po' ristretto e si finisce di percorrere sempre le escursioni « classiche ». In aiuto agli sciatori alpinisti viene un libro di Aruga e Poma, « veterani » dello Ski Club Torino, intitolato « Dal Monviso al Sempione » in cui vengono descritte e fotografate 105 gite con gli sci nelle Alpi Occidentali. Dalle facili escursioni sui monti valsusini come la Pitre de l'Aigle al classico Tabor, dall'Albaron di Savoia alla Clamarella, dalla Grivola alle Impegnative discese su pendii mozzafiato nella Val Thuras fino ai grandi « raids » e alle discese come il Mont Blanc du Tacul che richiede abilità quasi da Sylvain Saudan, è un panorama veramente completo delle meraviglie che si possono scoprire con lo sci in solitudine. Edito dal Centro di documentazione alpina costa 7500 lire, ma sono soldi spesi bene. Gigi Mattana

Persone citate: Blanc, Cristoforo Colombo, Erika Lechner, Mont, Pieiller, Poma, Sylvain Saudan