Inchiesta su una centrale di telefoni-spia delia p.s.

Inchiesta su una centrale di telefoni-spia delia p.s. Interrogato per 4 ore l'ex capo, Vicari Inchiesta su una centrale di telefoni-spia delia p.s. Avrebbe regolarmente funzionato, in un appartamento romano, fino a qualche mese fa - L'ex capo della polizia afferma che l'ufficio aveva compiti "per la difesa dello Stato" - Indiziato di reato un maresciallo (Dalla redazione romana) Roma, 2 gennaio. Una centrale telefonica di ascolto organizzata dalla polizia è stata scoperta dai magistrati che hanno ripreso la indagine sulle intercettazioni telefoniche. La centrale era sistemata in un appartamento a via Monte delle Capre, alla borgata del Trullo, quasi ai limiti della città ed avrebbe funzionato — almeno cosi si suppone — sino a qualche mese fa. Questa sera è stato interrogato a lungo dal giudice istruttore dott. Pizzuti e dal sostituto procuratore della Repubblica dott. Sica l'ex capo della polizia, Angelo Vicari, il quale ha smentito che la centrale avesse il compito di sottoporre a controllo telefonico determinati ' apparecchi, ma ha spiegato che, invece, l'ufficio aveva altri compiti più delicati per la difesa dello Stato. « Almeno questo — avrebbe aggiun- to il prefetto Angelo Vicari che ha lasciato la direzione della PS un paio di anni or sono per avere raggiunto i li- miti d'età — è stato sino a quando sono rimasto a capo della polizia. Non posso even- tualmente rispondere di quel- lo che potrebbe essere avve- mito successivamente ». La centrale di cui è stata vw**y»w«*. ~- ~ —accertata l'esistenza funziona-A causa delle agitazioni dei poligrafici per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, "La Stampa" esce oggi in edizione ridotta. va con una squadra di tecnici della polizia: un maresciallo, Claudio Vollo, e dodici agenti i quali hanno dichiarato di avere obbedito agli ordini dei superiori. Non è trapelato nulla sul contenuto e sulle fì nalità di questi ordini. Esiste, anzi, una smentita ufficiale del maresciallo al settimana le L'Espresso che gli ha at tribuito di avere ammesso, parlando con i magistrati, la esistenza di questa centrale e di avere detto addirittura che attraverso di essa sareb —" ~- , bero stati controllati ì telefo- ni indicati « dal ministro ». Le notizie che sono trape-1 late in giornata dagli ambienti giudiziari sono scarse e confuse. E' certo soltanto che il maresciallo Claudio Vollo è stato indiziato di reato e nella identica situazione, dal punto di vista procedurale, si trovano l'ex capo dell'ufficio Affari riservati, Federico D'Amato, ed il suo vice, dott. Milione. E' certo anche che i magistrati stanno indagando sulla « misteriosa scomparsa » di un documento senza alcun dubbio interessante ed importante dal quale risulterebbe che la direzione generale della polizia commissionò l'acquisto di numerose microspie. Su questo argomento, sono stati chiesti oggi chiarimenti al prefetto Angelo Vicari, il quale ha precisato che si trattò di un acquisto assolutamente legittimo e destinato a una legittima utilizzazione. Questa sera giudice istruttore e sostituto procuratore della Repubblica, dopo avere interrogato per quasi quattro ore l'ex capo della polizia, sono rimasti sino a tarda notte negli uffici del palazzo di Giustizia. Dopo i chiarimenti forniti dal prefetto Angelo Vicari, i due magistrati stanno valutando attentamente i risultati dell'inchiesta. Sembra, tra l'altro, che il sostituto procuratore della Repubblica dott. Sica abbia deciso di chiedere l'arresto di un noto personaggio, ma che il capo dell'ufficio dott. | Siotto, abbia voluto procedere ad altri accertamenti priI ma di confermare il provvej dimento del suo collaboraI tore.

Luoghi citati: Roma, Vicari