Il Meridione sconvolto da violente bufere di vento e neve

Il Meridione sconvolto da violente bufere di vento e neve Dodici marinai scomparsi frale onde nella tempesta Due pescherecci sono stati rovesciati da una tromba d'aria davanti alla costa ionica - E' stata recuperata una salma (Nostro servizio particolare) Cosenza, 1 gennaio. Dodici pescatori — gli equipaggi di due pescherecci affondati durante il fortunale che ha sconvolto la costa ionica — sono dati per dispersi; di uno è già stato recuperato il cadavere. Le onde hanno spinto sulla spiaggia qualche rottame delle piccole imbarcazioni: una rete, l'albero di maestra, un pezzo di timone. I navigli sono affondati a meno di trecento metri dalla spiaggia di Schiavonea, mentre si dirigevano a tutta forza verso il porto. Un testimone ha detto: «Li ho visti rovesciarsi e scomparire». E' stato immediatamente dato l'allarme e unità della marina militare dei compartimenti di Crotone e Taranto hanno raggiunto il punto del disastro. Ma le navi non si sono potute avvicinare perché le onde, spinte dal vento che soffiava a oltre cento chilometri orari, spazzavano il ponte impedendo ai marinai ogni tentativo di soccorso agli eventuali superstiti. La capitaneria di porto ha reso noto il nome dei dispersi. Sono i fratelli Nicola, Francesco, Carlo e Rocco Celi, di 33, 39, 30 e 35 anni con i nipoti, Angelo e Luigi Celi, di 20 e 32 anni; navigavano su «La nuova Sant'Angelo». Sull'altro natante, la «Madonna Santissima», c'erano Salvatore Curatolo, 52 anni, i suoi quattro figli, Stefano, 31 anni, Marino, di 30, Luciano, di 22, Antonio, di 29, e un suo nipote, Giuseppe Curatolo, 22 anni. Stamane, non appena la bufera di vento si è attenuata, si è levato in volo un elicottero militare. Dopo qualche ora di ricerche l'equipaggio ha segnalato a terra di aver avvistato, sulla spiaggia di Schiavonea, il cadavere di un uomo. La polizia ha recuperato il corpo che è stato in seguito identificato per quello di Nicola Celi, del peschereccio «La nuova Sant'Angelo». Le due imbarcazioni erano uscite durante la notte per la pesca. Le condizioni del tempo per tutta la giornata si erano mantenute ottime; in serata il cielo si era coperto, ma nulla lasciava presagire l'imminente burrasca. I pescherecci sono stati sorpresi dalla tromba d'aria mentre rientravano carichi. Sembra che «La nuova Sant'Angelo» sia stata travolta dall'ondata | quando era appena a 40 metri dalla costa. Da riva molti pescatori hanno assistito alla tragedia, ma nessuno ha potuto fare qualcosa a causa della furia del mare. Era rimasta solo la speranza che i naufraghi si fossero potuti salvati; speranza che è caduta stamane quando le onde hanno restituito una salma e i rottami delle imbarcazioni. Sono ancora isolati in provincia di Cosenza ,a causa della neve che in alcuni punti ha raggiunto i due metri di altezza, i comuni dell'entroterra ionico: Canna, Nocara, Oriolo, Campana, San Lorenza, Alessandria del Carretto. Ovunque mancano luce ed acqua. Interrotte al traffico sempre a causa della neve, l'autostrada nel tratto compreso fra gli svincoli di Sibari in provincia di Cosenza e di Sicignano nel Salernitano. Bloccata la 107 per Carnigliatello Silano con conseguente isolamento di tutti i villaggi della Sila. Interruzioni vengono segnalate su molte strade a causa della caduta di alberi divelti dal vento. Bari. Il lungomare dissestato dalla furiosa mareggiata (Telefoto Ansa)

Persone citate: Campana, Canna, Giuseppe Curatolo, Oriolo, Rocco Celi, Salernitano, Salvatore Curatolo, Sicignano, Silano

Luoghi citati: Alessandria Del Carretto, Cosenza, Crotone, Nocara, Taranto