ll ragazzo ospite nella canonica suggerì la rapina a due complici

ll ragazzo ospite nella canonica suggerì la rapina a due complici Due arresti per il colpo ai danni del parroco di Poirino ll ragazzo ospite nella canonica suggerì la rapina a due complici Minuziosa messinscena per stornare le indagini - Il giovane aveva lasciato la porta socchiusa, ma i suoi amici allargarono le sbarre d'una inferriata - Recuperata circa metà del bottino A meno di tre giorni dall'ag- gressione e dalla rapina al parroco dei Marocchi di Poirino, i carabinieri hanno arrestato due responsabili. Sono Nunzio Ferrante, 19 anni, via Pervinche 37, e Antonio D'Assisi, 17 anni, abitante nella stessa via al numero 48. Quest'ultimo, durante l'incursione notturna nella canonica, era stato legato ed imbavagliato dai complici allo scopo di sviare le indagini. Il terzo complice, identificato, è per ora sfuggito alla cattura. L'episodio accadde la notte di domenica. Il ragazzo ed il par- - ! roco, don Michele Perlo, 52 anni, r i e r, o ra ai e na di r- dormivano al primo piano. I due banditi, il volto coperto da una calzamaglia, sono entrati dopo aver allargato le sbarre d'una inferriata al piano terra. Poi han- no immobilizzato il sacerdote ed 11 complice ed hanno rovistato tutti i cassetti. Uno dei banditi si è intrattenuto con Antonio D'Assisi fingendosi commosso al racconto della sua povera esistenza e della malattìa di cuore di cui soffre. Dopo avergli restituito l'orologio, gli ha pure offerto da bere e, prima di fuggire, con un bottino di circa un mi- , e a o lione, una pistola calibro 6,35, una carabina ad aria compressa, si è fermato per allentare la stretta dei lacci che gli serravano i polsi e le caviglie. La versione di D'Assisi non ha d I però convinto il maresciallo Guao [ clagno della srazione dei carabii ] o nieri di Poirino. In collaborazione con il capitano Biga di Chieri ed 11 nucleo investigativo di Torino, è stato attentamente controllato il giro di amicizie del ragazzo. Il suo racconto non convinceva. Davanti ai genitori ed al sostituto procuratore della Repubblica dottor Notarbartolo, D'Assisi ha confessato la sua partecipazione alla rapina. Nunzio Ferrante, detto «Nino», è stato arrestato poco dopo in casa. Durante la perquisizione, in un cassetto, i carabinieri hanno trovato 480 mila lire. « Sono quelle del parroco — ha mormorato Ferrante —. E' stata tutta una messinscena. Antonio ci ha lasciato la porta aperta, abbiamo finto di non conoscerlo, di entrare dalla finestra, [orzando l'inferriata ». I particolari sono stati confermati dal D'Assisi. « Mi avevano promesso cinquantamila lire. Non volevo fare del male al parroco, credevo che scherzassero. Quando ho capito che facevano sul serio non ho potuto tirarmi indietro ». I genitori del ragazzo, onesti lavoratori, sono rimasti sconvolti: « Non è mai stato un cattivo, adorava don Perlo, se si trova in questa situazione è perché qualcuno ha approfittato della sua ingenuità ». Per accertare altre possibili responsabilità le indagini proseguono. Si tratta, tra l'altro, di accertare chi portò i rapinatori da Torino a Poirino e in che mani è finita circa la metà lei bottino di un milione. Nunzio Ferrante e Antonio D'Assisi arrestati per l'aggressione al parroco, don Perlo

Luoghi citati: Chieri, Poirino, Torino