L'austerity fa aumentare i passeggeri sulle ferrovie di Marco Tosatti

L'austerity fa aumentare i passeggeri sulle ferrovie L'austerity fa aumentare i passeggeri sulle ferrovie Incremento anche nel trasporto merci : 2,8 per cento - Saliti del 33 per cento gli incassi, grazie anche al rincaro delle tariffe - Le previsioni per quest'anno : saranno mantenuti gli attuali livelli Roma, 1 gennaio. Nell'anno che è appena finito hanno viaggiato sulle Ferrovie dello Stato circa quaranta milioni di passeggeri in più rispetto al '73; un aumento dell'I 1 per cento, con un totale complessivo pari a 402 milioni di passeggeri. Nello stesso periodo sono state trasportate quasi un milione e mezzo di tonnellate di merci in più (crescita del 2,8 per cento) per un totale di 56 milioni e 300 mila. Gli introiti per questi due settori sono di 646 miliardi di lire, con un aumento in percentuale del 33 per cento. Questa crescita (130 miliardi) è dovuta in gran parte all'aumento delle tariffe entrato in vigore il 15 maggio scorso. Il 1974. dunque, potrebbe essere considerato un anno abbastanza positivo per le Ferrovie dello Stato, se sul bilancio non pesassero fortemente i problemi ormai cronici relativi alla capacità delle linee e degli impianti. Non è un mistero, infatti, che una richiesta appena superiore al normale in un settore (merci o passeggeri) incide negativamente anche sull'altro. La potenzialità media della linea italiana è stabilizzata intorno ai diecimila treni quotidiani: in genere seimila viaggiatori e quattromila tonnellate di merci. Se è necessario un nu¬ mero maggiore di convogli passeggeri bisogna ridurre i «merci», e viceversa. E' in questo quadro che si collocano le previsioni per il '75. L'entrata in funzione all'inizio del '76 del primo tratto della Firenze - Roma (Settebagni - Città della Pieve, 122,5 km) ed il raddoppio di alcuni tratti congestionati, sulla Torino - Modane e sulla Genova - Ventimiglia, possono risultare positivi ai fini del traffico, così come i problemi di smistamento saranno alleggeriti dalla costruzione di nuovi im- pianti, fra cui la stazione di Torino Orbassano La recessione economica dovrebbe, inoltre, fermare l'aumento di traffico che è proseguito costante negli ultimi anni. I responsabili delle Ferrovie dello Stato non prevedono ; alcuna crescita in questo senso nel '75, a causa della dimi- : nuita mobilità delle persone; ; ed un discorso analogo vale per il settore merci, strettamente legato all'andamento dell'industria. Anche il temuto spostamento di una grande massa di"utenti "dall'autovet-1 tura al treno, per motivi eco-1 nomici, non ha provocato disservizi più gravi di quelli usuali in periodi di punta; ed anche questo fenomeno ormai dovrebbe essersi stabilizzato, a meno che non si verifi- chino nuovi sensazionali aumenti nel prezzo della benzina. L'obiettivo delle Ferrovie dello Stato per il '75 è costituito dal mantenimento degli attuali livelli, con particolare riguardo verso i trasporti a «vocazione ferroviaria»: convogli passeggeri a lunga percorrenza, e trasporti merci, normali.o a «treno completo»; questi ultimi, già nell'anno passato, hanno rappresentato il 25 per cento del traffico totale del settore. Inoltre si punterà ad un migliora- mento qualitativo del servi zio, razionalizzando l'uso di mezzi e strutture. Marco Tosatti

Luoghi citati: Città Della Pieve, Firenze, Roma, Torino