Agricoltura: un ulteriore sviluppo "se il governo rispetta gl'impegni"

Agricoltura: un ulteriore sviluppo "se il governo rispetta gl'impegni" Dichiarazione del presidente della Confagricoltura Agricoltura: un ulteriore sviluppo "se il governo rispetta gl'impegni" g p gpgDiana ha detto tra l'altro che "gli agricoltori intendono riscattarsi dal processo di emarginazione, che hanno dovuto subire nel passato" Roma, 1 gennaio. Il presidente della Confagricoltura, Diana, in occasione dell'inizio del nuovo anno ha diffuso una dichiarazione sui problemi e sulle prospettive del settore agricolo. «I ministri finanziari — ha affermato Diana — nel prospettare al Parlamento in termini piuttosto crudi la reale situazione economica del Paese, hanno fatto per il 1975 la previsione di una "crescita zero". Io mi auguro che, per il maggiore impegno degli agri\ coltori, nella somma algebrica con cui si conclude il bilancio economico nazionale nelle sue diverse partite, le cifre del settore agricolo abbiano un segno positivo. Mi sento infatti di poter garantire, da parte degli agricoltori, che la nostra attività produttiva registrerà un ulteriore sviluppo rispetto agli anni precedenti: sempre che all'impegno prioritario, che oggi il governo, i partiti e gli stessi sindacati dei lavoratori affermano debba esservi per la soluzione dei problemi agricoli, seguano fatti concreti e che non si tratti di un puro espediente verbale, utilizzato per riconquistare credito e fiducia nell'opinione pubblica». «Questo perché — ha detto tra l'altro Diana — gli agricoltori, non a parole, intendono riscattarsi dal processo di emarginazione che hanno dovi, j subire nel passato sotto i segni infausti del fatale errore di avere concepito la programmazione in termini di un'industrializzazione a ogni costo, relegando l'agricoltura al ruolo mortificante di "settore residuo". Questa terribile crisi economica ha rappresentato per tutti un brusco richiamo alla realtà; ha fatto giustizia dei miti fallaci; ha riportato in primo o e a e a l e , e piano il problema dell'agricoltura nei suoi reali termini di un'attività produttiva primaria dalla quale dipendono le condizioni di vita e di benessere di tutto il Paese». Diana elenca poi una serie di esigenze del settore agricolo: «Chiediamo che ci sia garantito il rifornimento di mezzi tecnici, in special modo dei fertilizzanti e dei carburanti, ai prezzi di listino; senza essere costretti a far ricorso a un esoso, intollerabile mercato nero. Chiediamo inoltre che sia rallentata per l'agricoltura l'attuale stretta del credito.. Noi chiediamo soltanto che i nostri sforzi siano sostenuti con un credito agrario di conduzione a un tasso tollerabile. Questa nostra richiesta prevede per lo Stato un impegno finanziario di alcune decine dì miliardi. Cioè molto dì meno di quanto viene sollecitato da altre categorie meno bisognose e numerose della nostra». «Sulla soglia dell'anno nuovo ci presentiamo con un auspicio favorevole; perché siamo certi che gli agricoltori sapranno fare il loro dovere al servizio del Paese. Purché — ha concluso Diana — certi provvedimenti innovativi che figurano nel programma del nuovo governo non siano con- cepiti e realizzati con intenti punitivi. Non può ripetersi la dolorosa esperienza della riforma dell'affitto. Non serve riconoscere gli errori commessi, se ci si prepara a commetterne altri ancora peggiori. (Ansa)

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