Divisa l'eredità di Picasso: si teme una massiccia vendita di sue opere

Divisa l'eredità di Picasso: si teme una massiccia vendita di sue opere Collezionisti preoccupati dopo l'accordo tra gli eredi Divisa l'eredità di Picasso: si teme una massiccia vendita di sue opere (Dal nostro inviato speciale) Mougins, 26 dicembre. Dopo quasi 2 anni e mezzo di polemiche e cavilli giuridici, gli eredi di Picasso hanno trovato un accordo per la divisione della favolosa fortuna lasciata dal più grande pittore contemporaneo. Le ultime stime fatte eseguire dal tribunale di Parigi dicono che l'eredità di Picasso supera i 5 miliardi di franchi, oltre 800 miliardi dì lire. Una cifra da vertigini. Per molti anni Fabio Picasso, morto per congestione polmonare 18 aprile 1973 nella sua villa di Mougins presso Cannes, è stato il primo contribuente di Francia. L'inventario del patrimonio artistico del maestro catalano, redatto dall'amministratore Pierre Zecri e dall'esperto del tribunale parigino Maurice Rheims, comprende 1885 dipinti, 7089 disegni, 19.134 incisioni e diversi pezzi di ceramica. Vi sono autentiche rarità come alcune tele del primo 900 che risentono dell'influenza di Toulouse Lautrec con l'aggiunta di forti venature simboliste; cabarets e saltimbanchi del «periodo blu» e del «periodo rosa»; ricerche plastiche maturate durante il suo periodo d'amicizia con i poeti e scrittori Max Jacob, André Salmon, Guillaume Apollinare, Gertrude Stein (1906); volumi geometrici del «cubismo» (1909); disegni del risveglio neoclassico, versioni della «maternità» (1917) durante il suo viaggio in Italia. Accanto alle opere d'arte vi sono due castelli, diverse proprietà immobiliari, preziosi e la villa Notre Dame de vie» a Mougins. A ereditare questa pioggia di miliardi e capolavori saranno 6 persone: la vedova di Picasso, Jacqueline; i suoi nipoti Marina e Bernardo; i tre figli illegittimi del pittore: Paloma, Maya e Claude. Davanti a Gastone Bouvenet, presidente del tribunale civile di Grasse, alla vigilia di Natale, tutti gli eredi sì sono stretti dopo tanto tempo la mano e hanno trovato un accordo per la spartizione dei beni. Marina, figlia di Paulo Picasso (deceduto pochi mesi dopo la morte del padre, Pablo), ha ritirato l'ultimo ricorso presentato mesi fa contro la nomina di Pierre Zecri da parte del tribunale di Parigi. «Temo — aveva in sintesi scrìtto la nipote di Picasso — che nella divisione dei beni possa non essere imparziale». Precedentemente anche Paloma, che per il suo temperamento irrequieto (aveva tra l'altro interpretato alcuni film completamente nuda) era stata minacciata di essere diseredata, aveva presentato ricorsi. Alla lettura del testamento, però, aveva ritirato tutto. Non esistendo più ostacoli alla liquidazione dell'eredità, il presidente del tribunale di Grasse ha dato ufficialmente incarico ai periti di preparare, a tempi brevissimi, la spartizione. Alla vedova di Picasso toccherà all'incirca il 34, 37 per cento dell'eredità; ai nipoti Marina e Bernardo il 18,75 per cento a testa; ai tre figli illegittimi il 9,37 per cento ciascuno. Paloma, quindi, entrerà in possesso di una fortuna di oltre 80 miliardi di lire. «Entro il 1977 — ha dichiarato Paloma — finanziere) in omaggio a mio padre un film sulla sua vita. Sarà un kolossal, anch'io voglio creare un monumento alla sua arte». L'eredità non fa più dormire sonni tranquilli ai collezionisti e ai fortunati proprietari di opere di Picasso. Temono che gli eredi possano mettere in vendita buona parte delle tele e dei lavori del grande pittore e che la loro massiccia immissione sul mercato causi una svalutazione vertiginosa di tutte le opere. All'udienza di Gras¬ se erano presenti diversi antiquari americani e inglesi arrivati sulla Costa Azzurra proprio per conoscere le reali intenzioni dei sei eredi. Una dichiarazione della vedova dovrebbe averli tranquillizzati: «Desidero trovare al più presto sedi idonee per poter esporre i lavori di mio marito. Vorrei creare, il più possibile vicino a Mougins, una "Fondazione Picasso" a disposizione di tutti i suoi ammiratori ed amici». Roberto Basso

Luoghi citati: Cannes, Francia, Italia, Parigi