Il Novara "punito,, dal Vicenza

Il Novara "punito,, dal Vicenza Forte ed anche fortunata la capolista vince in trasferta per 2 a 1 Il Novara "punito,, dal Vicenza La generosa prestazione dei piemontesi (in svantaggio per 0-2 dopo 13') non è bastata contro i veneti - Due ingenuità difensive favoriscono le reti di Rossi e Faloppa - Ali'80' Piccinetti accorcia le distanze - Vano il disperato forcing finale (Dal nostro Inviato spedale) Novara, 19 dicembre^ Vicenza forte e anche fortunato, Novara generosamente proteso a mascherare con l'impegno i suoi molti, troppi difetti e per giunta senza il vento della fortuna alle spalle. Il risultato di 2-1 a favore della capolista, abile nelV approfittare nel primo quarto d'ora di due grossolane ingenuità dei difensori azzurri, per poi tirare i remi in barca, accontentandosi di amministrare la vittoria, è dunque scrupolosamente esatto e aderente alla premessa. Negli spogliatoi ho captato uno sfogo del presidente novarese Tarantola con Renzo Righetti, vicepresidente della Can, a proposito di presunte ingiustizie presenti e passate e ho sentito Lamberto Giorgis, l'allenatore dei piemontesi, lamentarsi per un rigore negato nel primo tempo, la cui concessione avrebbe indubbiamente lasciato più spazio alla sua squadra per tentare di raddrizzare la partita. Il dispetto per la sconfitta ' di fronte al proprio pubblico è indubbiamente legittimo. Ciò non toglie tuttavia che sia difficile parlare di ingiustizia per il fallo di mano dello stopper vicentino Prestanti, che il signor Vannucchi da ottima posizione ha giudicato involontario, trovando consenzienti a questa sua interpretazione molti spettatori neutrali, me compreso. Fa indubbiamente rabbia perdere così, trovarsi seduti per terra dopo 13 minuti di gioco, ma non è un penalty concesso o negato che possa risolvere una situazione che ha radici ben più profonde. Per chi ricordava la squadra brillante, solidissima in difesa e abile nel gioco a tutto campo dell'anno scorso, il Novara di oggi è stato indubbiamente una brutta sorpresa. Uscito da una campagna acquisti sostanzialmente illogica, il Novara ha cercato di ridarsi un volto passabile nel supplemento di mercato di ottobre e ora sta cercando ancora se stesso. E soprattutto rimpiange Vivian, l'esperto « libero » tuttora bloccato da un serio infortunio, la cui presenza darebbe senz'altro un ben diverso tono ad un settore piuttosto avventuroso. Se a ciò si aggiunge che anche il tecnico Lamberto Giorgis, forse condizionato dagli infortuni e dalla girandola di giocatori che gli hanno impedito di creare una squadra bloccata come l'anno scorso, non ha più la stessa sicurezza (mandare in campo sul fango un « cartavelina » come Toschi è stato un errore, così come lo è il contemporaneo impiego su quel terreno di due portatori di palla come Lodettl e Ferrari), si avrà il quadro esatto di un Novara che stenta parecchio e per il quale il campionato è sempre in salita. Il Vicenza, come si è detto, ha crudelmente approfittato delle pecche degli avversari, vincendo la partita in soli tredici minuti. Al T Paolo Rossi, il gioiello dell'attacco veneto, ha toccato la sua prima palla ed è stato subito gol. Un inserimento sulla sinistra del terzino Marangon col « libero » noiarese Fabbian che ingenuamente si allarga per chiudergli lo spazio per il cross, lasciando Veschetti solo a tu per tu con Paolo Rossi. Il numero 9 brucia sullo scatto lo « stopper » novarese, arriva puntuale sul centro del terzino e di testa azzecca la traiettoria giusta per mandare imparabilmente il pallone alle spalle di Buso. Al 13' l'incertezza difensiva del Novara si ripete, ed è il secondo gol. Faloppa, in posizione centrale, allarga sulla sinistra per Salvi, a cui si fa incontro ancora Fabbian. L'ex-sampdorlano resti tuìsce palla con un centro a mez z'altezza e Faloppa, ancora di te sta, dà II secondo dispiacere al portiere novarese. Da questo momento il Vicenza lascia l'iniziativa agli azzurri, accontentandosi di controllare II gioI co; ma la squadra di Giorgis, cercando Il dialogo rasoterra su un terreno dove si dovrebbe solo calciare forte in verticale e sperare in Dio, non sa approfittare della situazione. Tutto il primo lemi po, salvo l'episodio del rigore ne| gaio, si risolve quindi in una se! rie di passaggi sbagliati, di palle ! fermate da pozzanghere in un con| tinuo ricominciare daccapo da l parte del Novara e sempre nel I modo sbagliato. La musica cambia dopo il riposo, con il più vivace Vriz al posto dello zoppicante Lodetti; ma soprattutto perché Giorgis negli spogliatoi ò riuscito a far capire ai suoi giocatori la necessità di aggredire gli avversari con palloni sciabolati alla brava, con meno ordine ma più foga, per meglio sfuggire alle insidie del terreno pesantissimo. Sotto l'assalto di questo Novara seconda edizione, il Vicenza, privo di un uomo d'ordine e di indiscussa esperienza come il « libero » Correrà, ha sof¬ ferto parecchio. I veneti hanno dovuto accettare una lunga teoria dì calci d'angolo al passivo, ma in un modo o nell'altro sono riusciti a salvarsi anche perché l'aitante Piccinetti, ben controllato da Prestanti, costituiva in pratica l'unica minaccia per la porta di Galli: Toschi, poveretto, taceva pena con i suoi 50 chili ad annaspare nel fango senza toccar palla; Vriz, pur tecnicamente assai dotato, combinava poco (al punto da non saper nemmeno battere dalla bandierina), Bacchin giocava in posizione troppo arretrata; Guidetti, infine, assai abile a centrocampo, si smarriva nelle vicinanze dell'area. Il « pressing » del Novara si faceva tuttavia più assillante quando lo « stopper » Veschetti, dopo aver ceduto a Fumagalli il controllo di Rossi, si spingeva a sostegno dell'attacco. Appunto da una sua azione, culminata con un passaggio a Vriz, nasceva a dieci minuti dalla fine il gol ohe faceva rinascere la speranza nel novaresi. L'ex veronese azzeccava finalmente un gran tiro e Galli non riusciva a bloccare il pallone che gli schizzava via sui piedi di Piccinetti: tiro e gol da pochi passi. Gli ultimi dieci minuti, col Novara teso verso una problematica rimonta e il Vicenza impegnatissimo nel far melina e nel perdere più tempo possibile, vivevano di questa illusoria speranza degli azzurri di raddrizzare il risultato. Ma la capolista riusciva a resistere all'assalto e a portar via un successo forse fortunato ma senz'altro legittimo. Gianni Pignata Novara: Buso; Fumagalli, Lugnan; Fabbian, Veschetti, Ferrari; Toschi, Guidetti, Bacchin, Lodetti (dal 46' Vriz), Piccinetti. Vicenza: Galli; Lelj, Marangon; Donina, Dolci, Prestanti; Cerini (dall'86' Verza), Salvi, Rossi, Faloppa, Filippi. Arbitro: Vannucchi. Reti: Rossi (V) al 7'; Faloppa (V) al 13'; Piccinetti (N) all'80'. Novara. Il primo gol del Vicenza segnato da Rossi (Giovetti)

Luoghi citati: Ali', Gioi, Novara, Vicenza