China - camaleonte battuta l'Olimpia

China - camaleonte battuta l'Olimpia China - camaleonte battuta l'Olimpia Dal verde bile al rosso paonazzo. I visi dei tifosi della Chinamartini hanno subito ieri una violenta trasformazione tra il primo ed il secondo tempo, quasi fossero tutti camaleonti, mentre anche i cori (le -cheer-leaders- non c'entrano) passavano dal -bidoni, bidoni- prima dell'intervallo al •cento, cento- finale. Cose che succedono. Certo è, comunque, che Giorno ed i dirigenti alla fine, nonostante II punteggio finale che esageratamente punisce l'Olimpia (100 a 74), sono tutt'altro che contenti. La Chinamartini ha, infatti, giocato la più sconcertante partita di questo torneo. All'intervallo l'Olimpia conduceva per 45 a 33 e nessuno poteva elevare qualche critica al risultato: il campo aveva indiscutibilmente sanzionato la superiorità della squadra fiorentina, trascinata dall'oriundo Belloni (19 punti) ben coadiuvato dagli altri ed in particolare da Soderberg e Bettarini. La Chinamartini era irriconoscibile: anche Vendemini, dopo un ottimo Inizio (suoi I primi otto punti), aveva finito per naufraga- re, né si vedeva come la squadra potesse trovare uno sbocco alla sua crisi: inutilmente Giorno aveva già provato ad alternare sul campo tutti gli uomini a disposizione, con la sola eccezione di Mitton. Quel che è successo nell'intervallo non è dato sapere. Certo, negli spogliatoi devono essere stati minacciati giusti provvedimenti per tutti. Le parole (ma forse sarebbe più opportuno dire le urla) hanno sortito un certo effetto, tanto che nel secondo tempo le ■ controfigure- scomparivano e si rivedevano I giocatori -veri-: l'arbitro Chiaranda dava una mano seppur Involontaria accanendosi a fischiare falli a Belloni che In breve raggiungeva il quarto e veniva richiamato in panchina. Cosi al 9' il pareggio, a quota 57, era cosa fatta. Ma la Chinamartini, contrariamente ad altre volte, a questo punto non rallentava il ritmo e finiva per travolgere la giovane squadra fiorentina, che neppure dal rientro di Bellotti riusciva più a trarre giovamento. GII artefici del secondo tempo della Chinamartini sono stati Valenti, Riva, Vendemini, Paleari e Grochowalski, avvicendato con Manetta solo nel finale. Giudichiamo le loro prove. Innanzitutto Valenti. Ha giocato come da lui ci si attendeva dall'inizio del torneo: evitando, cioè, I fronzoli e badando al sodo. Una sola volta si è avventurato in un passaggio all'indietro In pieno contropiede e la palla è finita nelle mani di un avversario. Per il resto, ha recuperato numerosi palloni in difesa, servendo molto bene Vendemini in avanti. Proprio Vendemini (40 punti, 15 su 19 complessivo e 11 su 13 nel secondo tempo) è stato il mattatore dell'area, sfruttando alla perfezione le palle che riceveva e conquistando molti rimbalzi. Grochowalski, dopo un primo tempo abulico, in cui brillava per imprecisione, ha sfoderato un tiro micidiale; otto tiri ed otto centri per lui dicono tutto. Paleari ha lottato con umiltà, forse in maniera poco appariscente ma senz'altro utile per la squadra. Reduce da un periodo pieno di problemi, c'è da augurarsi che abbia ritrovato la strada buona. Infine Riva e Marietta. Il primo ha avuto bisogno di vedersi fischiare il quarto fallo per svegliarsi completamente: il suo carattere generoso, d'altronde, ben si adattava ad un secondo tempo -lancia in resta-. Marietta è stato poco in campo e comunque va lodato per lo sforzo che fa di giocare il più possibile la palla. Giorgio Barberis Chinamartini: Valenti 6, Mandelli, Vendemini 40, Delfi Carri, Fioretti, Marietta 4, Grochowalski 28, Riva 15, Paleari 7. Ne: Mitton. Olimpia: Luzzi 4, Raplsardl 8, Zinqoni 2, Soderberg 23, Bettarini 10, Bellotti 21, Muti 6, Bani, Granucci, Stefanini. Arbitri: Chiaranda e Zanon.