Si è votato in Giappone Faticosa tenuta liberale di Mario Ciriello

Si è votato in Giappone Faticosa tenuta liberale Solo oggi si avranno i risultati definitivi Si è votato in Giappone Faticosa tenuta liberale Tokyo, 5 dicembre. Si sono svolte oggi in Giappone le votazioni per l'elezione della nuova Dieta. In serata, a nove ore dalla chiusura dei seggi, i liberaldemocratici si sono aggiudicati 191 seggi, il partito socialista 82, il partito del Komeito 26, gli indipendenti 15, il partito socialdemocratico 13, il partito comunista 6, 1 nuovi liberali 5. Rimangono ancora da assegnare 173 seggi. Più passano le ore più sembrano realizzarsi le previsioni di un leggero cedimento liberal-democratìco, del partito cioè che governa questa nazione dal 1955.I risultati definitivi si avranno domattina, quando in Giappone sarà già pomeriggio. Poiché le sorprese sono sempre possibili, conviene attendere prima di pronunciarsi in modo troppo impegnativo. Ma il premier stesso, Takeo Miki, ha ammesso che «le prospettive sembrano deludenti», che il partito avrà quasi certamente una minor forza parlamentare e ha già attribuito questo «regresso» al suo rivale, l'ex vice premier Takeo Fukuda, che avrebbe «diviso e confuso» i sostenitori. Secondo Miki, è «improbabile» che i liberal-democratici dispongano domani di 271 dei 511 seggi della Camera bassa. Una maggioranza di 271 è necessaria per avere il controllo completo non soltanto dell'assemblea ma anche di tutte le sue principali commissioni. Bisognerà adesso vedere se i liberal-democratici (che avevano nella vecchia Camera 265 seggi) sono riusciti a salvarne almeno 256, cioè abbastanza per restare sopra la metà. Le altre forze politiche erano così costituite fino a ieri: socialisti 112 deputati; comunisti 39; Komeito, un partito di rinnovamento morale 30; socialdemocratici 19; più vari indipendenti. Sono questi «indipendenti» che potrebbero puntellare i liberal-democratici e permettere loro di restare al potere. Gli «indipendenti» nipponici sono quasi sempre e quasi tutti conservatori, e ogni elezione generale ne produce almeno una decina. Se dilatato dai seggi «indipendenti», lo schieramento conservatore potrebbe arrivare a quel magico traguardo di 271. Anche se indebolita, si avrebbe così un'ennesima amministrazione liberal-democratica, il cui futuro sarebbe però assai incerto. Oggi si è eletta soltanto la Camera bassa, l'anno prossimo si eleggerà la Camera alta: e il partito di Miki dovrà forse cedere altro terreno. Fra gli «indipendenti» vi era un nome famoso: l'ex premier liberal-democratico Kakuei Tanaka, protagonista dello scandalo Lockheed, incriminato e in attesa di processo a piede libero. Tanaka è stato rieletto, e con una maggioranza travolgente. Per un amarissimo paradosso è stato quasi sconfitto invece in un'altra circoscrizione — si è salvato per soltanto 93 suffragi di maggioranza — l'accusatore di Tanaka, il ministro della Giustizia Osamu Inaba. Che significato ha l'elezione dell'ex premier? Conferma che in Giappone, come in altri Paesi, le elezioni si combattono più a livello regionale che nazionale. Tanaka ha stravinto nella prefettura di Niigata, suo luogo di origine. dove nulla ha appannato la stima e l'affetto delle folle. Lo scandalo Lockheed ha nuociuto ai liberal-democratici, ma soltanto perché s'è aggiunto a numerosi altri scandali e ad una crescente identificazione del partito con il «big business». E' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, per lo meno a Tokyo, dove più accesa è la battaglia politica e dove maggiore è l'influenza della stampa. A queste cause si unisca il logorio del potere. Nessun partito, neppure il più brillante e il più onesto (vedi quanto è avvenuto ai socialdemocratici svedesi) può serbare ad infinitum la sua supremazia. Tredici anni fa i liberal-democratici avevano il 54,7 dei voti; nove anni fa, il 48,8; sette anni fa, il 47,6; quattro anni fa, il 46,8. Sembra aprirsi così per il Giappone un periodo d'instabilità politica, che potrebbe avere ripercussioni economiche. Mario Ciriello

Persone citate: Kakuei Tanaka, Osamu Inaba, Takeo Fukuda, Takeo Miki, Tanaka

Luoghi citati: Giappone, Tokyo