Ucciso e sfigurato da benzina in fiamme giovane sconosciuto stanotte a Milano

Ucciso e sfigurato da benzina in fiamme giovane sconosciuto stanotte a Milano Feroce vendetta in mezzo a un prato della periferia Ucciso e sfigurato da benzina in fiamme giovane sconosciuto stanotte a Milano (Dal nostro corrispondente) Milano, 28 novembre. // cadavere d'un giovane tra i 20 ed i 25 anni, crivellato dì colpi di pistola e quasi completamente carbonizzato è stato trovato stamane in una radura adiacente via Vaiano Valle, all'estrema periferia meridionale di Milano oltre :l quartiere Vigentino. Stando ad un primo esame fatto dalla polizia, intervenuta sul posto su segnalazione di alcuni abitanti della zona, avvertiti a loro volta da un gruppo di cacciatori, il giovane è stato dapprima ucciso a colpi di pistola, poi trascinato, per alcuni metri, non lontano da un canale, tra una rada vegetazione d'arbusti e di sterpaglie e quindi incendiato con benzina per sfigurarlo. Gli specialisti della « scientifica » hanno trovato non troppo lontano dal corpo sfigurato macchie di sangue, parti di cervello ed impronte plantari di più di una persona, evidentemente gli assassini. Sono stati inoltre recuperati due proiettili inesplosi di pistole calibro 7,65 e 9 « corto », oltre ai bossoli esplosi di due cartucce da 7,65. Ad un primo sommario esame compiuto alla presenza del sostituto procuratore della Repubblica di turno dott. Claps, il giovane sarebbe stato ucciso da non meno di quattro proiettili, alla tempia, alla nuca, al petto e al braccio destro. Numerosi altri fori forse di proiettili sono stati rilevati sul corpo, ma bisognerà attendere l'autopsia per accertare con esattezza quali di questi siano fori d'entrata e quali d'uscita. E' certo soltanto che tutti i proiettili provenivano da distanza ravvicinata. Ad una ventina di metri dal luogo in cui giaceva il corpo senza vita è stata recuperata una tanica da cinque litri, macchiata di sangue: nessun dubbio, quindi, che gli assassini si siano serviti di questa per cospargere la vittima di benzina e poi darle fuoco. Al termine della prima giornata d'indagini la polizia non è ancora riuscita (né era cosa facile) ad identificare il cadavere dell'ucciso presso la roggia del Vigeritino, proprio in fondo a via Ripamonti, dove inizia la statale Milano-Pavia. E' evidente che gli esecutori del delitto avevano fatto del loro meglio per mascherare l'identità della vittima. Il perché appare legato alla personalità dell'ucciso ed ai moventi del crimine, che ha tutte le caratteristiche d'una vendetta. Poiché il luogo non è frequentato né da prostitute né da protettori, sembra tra l'altro da escludere che il delitto sia maturato nell'ambiente equivoco della prostituzione. E' invece ipotesi assai fondata degli inquirenti che si tratti viceversa di un'« esecuzione » caratteristica delle vendette di mafia. Gli unici oggetti in possesso della polizia per giungere all'identificazione della vittima sono un orologio, che è stato trovato fermo sulle 20,50, ora presunta del delitto (è improbabile che si tratti delle mattutine 8,50), nonché una catenina d'oro con una medaglietta di scarso valore che si sono salvate dalle fiamme. Minore importanza viene attribuita alle scarpe ed a brandelli di «jeans». Qualcosa potrebbe rivelare invece l'etichetta, quasi intatta, di una lavanderia.

Persone citate: Claps

Luoghi citati: Milano, Pavia