Uccide con la scure il marito di Giorgio Bidone

Uccide con la scure il marito Il feroce delitto presso Genova - L'uomo dormiva Uccide con la scure il marito (Dal nostro corrispondente) Genova, 28 novembre. Feroce delitto ad Acquafredda di Montaggio, un paese dell'alta Valle Scrivia, nell'entroterra genovese: un pensionato, Mario Alberti, 67 anni, è stato ucciso a colpi di scure nel sonno. I carabinieri hanno arrestato la moglie, Rosetta Barosso, 58 anni; il sostituto procuratore Roberto Fenizia ha convalidato l'arresto. La donna respinge ogni addebito, ma contro di lei troppi sono gli elementi d'accusa. Mario Alberti e Rosetta Barosso vivevano ad Acquafradda, una piccola frazione di Montoggio. Poche case, una attaccata all'altra, una zona molto povera, in un entroterra che già offre poco, in tremendo contrasto con il benessere della città. I due anziani coniugi avrebbero potuto considerarsi fortunati: lui aveva una pensione di 70 mila lire al mese (lavorava come operaio in un cementificio), lei quella delle casalinghe (60 mila lire). Ma da qualche anno i rapporti erano diventati tesi, cattivi. Rosetta Barosso è convinta che il marito la perseguiti, che voglia il suo male e quello della figlia; poi la figlia si sposa e lascia i genitori per venire a vivere a Genova. L'anno scorso, la Barosso è ricoverata in manicomio, ne esce dopo qualche mese; per un po' di tempo abita presso la figlia, poi ritorna dal marito, ad Acquafredda. Un giorno va dai carabinieri di Montoggio a denunciare l'uomo: dice che la maltratta, la picchia, che vuole avere con lei rapporti contro natura. Questa notte, nella mente sconvolta di Rosetta Barosso scatta l'idea del delitto, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri comandati dal capitano Savino. Mario Alberti va a dormire, poco dopo le 10, e la moglie scende nella legnaia a prendere una scure. Torna nella camera da letto e colpisce il marito con forza al capo; poi un altro colpo al collo con tale violenza che la scure scende fino a spaccare lo sterno. A questo punto, Rosetta Barosso cerca, con lucida follia, di crearsi un alibi: si ripulisce con cura, nasconde l'arma del delitto. Poi, verso le 3 di notte, va a svegliare un vicino, chiede aiuto. «Stavamo dormendo — racconterà poi ai carab'nieri e al magistrato — quando da una finestra sono entrati tre uomini mascherati. Volevano derubarci. Io sono svenuta, non ho più sentito nulla. Quando ho ripreso i sensi, Alberto era morto, ucciso così ferocemente». Giorgio Bidone

Persone citate: Barosso, Mario Alberti, Roberto Fenizia, Rosetta Barosso

Luoghi citati: Acquafradda, Acquafredda, Genova, Montoggio