Manon muore (e muore male)

Manon muore (e muore male) CRONACA TELEVISIVA Manon muore (e muore male) IERI: conclusione del teleromanzo e canzoni - OGGI: film di Lumet "Il gruppo" Manon è morta iersera, nell'ultimo e più patetico capitolo dello sceneggiato di Sandro Balchi. Anche senza la musica di Puccini o di Massenet, qualche muliebre anima gentile si sarà intenerita all'estremo patire della povera creatura « ch'ebbe così sproporzionato male dalla vita », come, parlando di lei quale personaggio letterario, ebbe ad esprimersi un critico. A dire il vero pietà e tenerezza potevano essere maggiori in quell'essenziale momento se Monica Guerritore e Giovanni Crippa (Des Grieux) si fossero dimostrati interpreti di maggiore prestigio scenico, tali cioè da poter reggere col necessario impegno un epilogo che richiedeva per entrambi maggiori doti espressive. Sono giovani tutti e due e avranno modo di imparare a mettere più calore, più fervida partecipazione umana in un mestiere in cui l'istintiva sensibilità deve accompagnarsi a esperienza. Nella seconda puntata questo collaudato professionismo ha permesso, per esempio, a un navigato attore, Paolo Bonacelli, di impersonare il fratello dì Manon con la scostante iniquità ch'è propria del personaggio. Degli altri interpreti delle tre puntate vanno ricordati ancora taluni caratteristi come Gigi Ballista e Roldano Lupi (rispettivamente De Grafferre Mounier e Des Grieux padre) e il giovane Guido De Carli nella veste talare di Tiberge. Per quanto riguarda la riduzione e la realizzazione, non abbiamo altro da aggiungere a quanto detto una settimana fa dopo la seconda puntata. ★ * Contemporaneamente a Manon l'altra rete ha trasmesso Canzoni per la libertà eseguite da Milva. Un recital di eccellente livello, sia per la bravura riconosciuta della cantante, sia per la scelta oculata dei motivi, tutti ispirati all'idea della lotta contro il potere, al no degli uomini contro la guerra, la miseria, l'oppressione. * * Da un best-seller america no di dodici anni fa, «The group» di Mary McCarty, è ricavato il film di Sidney Lumet, Il gruppo, in onda stasera sulla Rete 1. E' la storia di un gruppo, appunto, di giovani donne (otto per l'esattezza) che insieme hanno compiuto gli studi in un istituto famoso in America, il Vassar College. Il film è del 1966, ma l'epoca in cui si svolge è l'arco di tempo che va dal 1933 alla seconda guerra mondiale: conseguenza naturale la diversa prospettiva con cui sono mostrati — nei confronti della realtà di dieci anni fa e ancor più di quella d'oggi — accadimenti e personaggi. a. vald.

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