I ladri sono respinti dal santo protettore

I ladri sono respinti dal santo protettore Nella chiesa di Melilli (Siracusa) I ladri sono respinti dal santo protettore Melilli (Siracusa), 28 nov. San Sebastiano, protettore della città, ha sconfitto i ladri che con fiamma ossiacetilenica tentavano di rubare il suo tesoro. Martirizzato con le frecce nel III secolo nelle catacombe di Siracusa, San Sebastiano ha sempre suscitato nei fedeli una devozione e un culto profondi; lo dimostrano gli « ex voto » e gli oggetti preziosi che nei secoli sono stati donati alla chiesa madre di Melilli, in suo onore. Un vero e proprio tesoro, che il parroco della chiesa ha pensato bene di dividere, mettendone la parte più cospicua al sicuro in banca. Il resto — di valore tutt'altro che trascurabile — è stato depositato in una cassaforte murata nella cosiddetta stanza del tesoro, che si trova in chiesa. Qui, la notte scorsa, i ladri sono arrivati dopo aver fatto un buco con la fiamma ossidrica nel portone di ferro dell'edificio, e dopo aver rimosso un pesante e grande quadro che raffigura il santo. Ma proprio la « rimozione » del quadro non dev'essere garbata a San Sebastano: infatti, la terribile fiamma ossiacetilenica è riuscita a forare due spesse lamiere, ma non è andata oltre. La cassaforte con tesoro è rimasta intatta. I ladri sono fuggiti e il parroco don Nicolò Rosano ha scoperto questa mattina il tentato fur¬ to. I fedeli di Melilli avranno un motivo d'orgoglio in più, da oggi, per venerare il loro protettore. n. s.

Persone citate: Melilli, Nicolò Rosano

Luoghi citati: Melilli, Siracusa